Animali: cinghiali radioattivi in Valsesia, per Legambiente e' effetto-Cernobyl

domenica 7 aprile 2013
Animali: cinghiali radioattivi in Valsesia, per Legambiente e' effetto-Cernobyl
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Roma, 5 apr. - (Adnkronos) - Non ci sarebbe nessun legame tra la contaminazione da cesio sui cinghiali della Valsesia e una possibile causa locale che escluderebbe la spiegazione Cernobyl, che resta la fonte di contaminazione piu' plausibile. E' il commento di Giampiero Godio di Legambiente Piemonte, alla notizia secondo la quale gli animali 'radioattivi' sarebbero solo quelli della Valsesia, mentre per gli altri esemplari esaminati i risultati delle analisi rivela valori di cesio 137 entro i limiti di legge, mettendo cosi' in discussione l'ipotesi Cernobyl e aprendo la strada a una possibile causa locale. "Spostandosi sull'Italia, la nube radioattiva di Cernobyl ha interessato, in quei giorni, i territori in cui piove di piu', cioe' la montagna piu' che la pianura. La pioggia cade a chiazze e, quindi, ci sono aree contaminate distribuite a macchia di leopardo sull'arco alpino, mentre in pianura e' piovuto poco, come avviene sempre. Quindi - spiega Godio - e' vero che la contaminazione media dei cinghiali, o dei funghi e dei vegetali, e' bassa se si considera l'intero Piemonte o l'Italia, ma si parla della media; se si potesse invece analizzare la contaminazione in quelle aree interessate dalla pioggia nei giorni subito dopo Cernobyl, allora li' si troverebbero valori piu' elevati, come ha dimostrato l'Arpa rilevando la contaminazione al suolo, riassunta in una cartina che mostra chiazze rosse sull'arco alpino piemontese e blu in pianura". Una contaminazione che si puo' "rilevare meglio sui vegetali, che stanno li' fermi, mentre per gli animali, che si spostano anche di centinaia di km come nel caso dei cinghiali, e' piu' difficile. Finora - aggiunge Godio - non abbiamo dati specifici sui cinghiali che soggiornano sull'arco alpino e i dati medi non sono significativi. La proposta di Legambiente e' di analizzare dettagliatamente la contaminazione negli animali provenienti da singole sottozone".(segue)