Grosseto, 17 mag. - (Adnkronos) - "La scelta delle istituzioni senesi di non rappresentare quelle grossetane negli organi di governo della Fondazione del Monte dei Paschi e di escludere finanziamenti statutari a questo territorio e' un atto gravissimo e pregiudiziale di ostilita'; ingiustificabile sia sotto il profilo economico che politico. Atto che consideriamo irricevibile e che, una volta approvato il nuovo statuto della Fondazione, avra' come conseguenza il ricorso per via giurisdizionale". Lo affermano, in una nota congiunta, Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto, Gianni Lamioni, presidente della Camera di Commercio di Grosseto, ed Emilio Bonifazi, sindaco di Grosseto. "Questa vicenda lascia l'amaro in bocca anche per come e' stata gestita - scrivono Marras, Lamioni e Bonifazi - dal momento che e' stata la stessa Fondazione senese a sollecitare il contributo delle istituzioni maremmane rispetto alla revisione dello statuto. Tanto che lo scorso 19 aprile Provincia, Camera di commercio e Comune di Grosseto hanno presentato in modo congiunto le proprie proposte di modifica, tenendo conto del legame storico fra la realta' senese e quella grossetana. Che risale allo Statuto della Dogana dei Paschi del 1419". "In termini politici ed economici, riteniamo che Siena stia commettendo un errore strategico madornale all'insegna della chiusura entro le proprie mura, in un'autoconservazione identitaria che peraltro ha gia' prodotto esiti disastrosi, come ha messo in evidenza la vicenda di Banca Mps. Con questa scelta incomprensibile si rescinde totalmente un legame storico tra due territori che hanno avuto e sono destinati ad avere molto in comune anche in futuro. Oltretutto - concludono Marras, Lamioni e Bonifazi - si sottovaluta colpevolmente il potenziale della provincia di Grosseto, che nei prossimi anni, con il completamento della Due Mari e del Corridoio tirrenico, avra' significativi margini di sviluppo e crescita economica".