(Adnkronos) - 'Euridice e Orfeo', per il regista Giorgio Bongiovanni, rappresenta la proiezione psicologica del mondo interiore della protagonista che, riordinando progressivamente i propri ricordi, giunge alla consapevolezza del suo stato di trapassata. In questa versione del mito, centrale e' il punto di vista di lei. Dell'ombra che non ha coscienza della propria condizione incorporea e addirittura percepisce il corpo e gli occhi di un altro essere vivente come entita' indefinita proveniente dal regno dei morti. Gino Nappo ha scelto di lasciare alla sola protagonista il ruolo di guida nell'azione, cercando di creare insieme al compositore Mario Guido Scappucci, un continuo accavallarsi di suggestioni reciproche tra musica e verso. Punto di partenza il suono degli archi in lunghe fasce di armonici, il verso dei grilli in una notte estiva, voci lontane nello spazio e nel tempo che di volta in volta riappaiono nel sogno o nel ricordo. Per 'Doglie Operina Morale', Sandra De Falco collochera' i personaggi in una visione scenica che evita accenti naturalistici, a dispetto di ogni tentativo di rifiuto del bambino che verra' al mondo, in quel mondo che non interroga nessuno circa la propria volonta' di nascere. L'opera di Sannicandro e' tratta dal testo teatrale che lo stesso Tarantino ha definito 'operina morale' per evidenziare, metaforicamente, le difficolta' del 'dovere' di nascere senza una possibilita' di scelta per il nascituro. Di un nuovo soggetto che, nascendo, viene a far parte di una comunita' e di un mondo a lui perfettamente estranei e ignoti. Sannicandro ha composto e lavorato su testo commissionato dall'Istituzione Lirica Umbra cercando di disseminare elementi teatrali nella scrittura strumentale, come il flauto amplificato con suoni vocali per essere personaggio. I costumi saranno di Francesco Morabito per 'Euridice e Orfeo', mentre lo spazio scenico e i costumi di 'Doglie Operina Morale' di Roberto Crea.