Palermo, 11 set. - (Adnkronos) - Due societa' hanno ceduto un ramo d'azienda attraverso due distinti trasferimenti al solo fine di pagare l'imposta fissa su ogni passaggio, anziche' tassare la singola operazione con imposta di registro proporzionale al valore dell'atto. L'obiettivo era conseguire un consistente risparmio di imposta su una vendita dal valore dichiarato di 9 milioni di euro. Il tentativo di frode e' stato, pero', scoperto dai funzionari dell'Agenzia delle Entrate di Messina e le societa' hanno gia' versato i 315mila euro di imposta dovuta. L'intera manovra, smascherata dai funzionari della Direzione provinciale, era basata sul classico meccanismo delle societa'-veicolo. Una operazione elusiva che si basa sul conferimento di azienda con immobili da parte di una delle due societa' a una terza, cosiddetta "veicolo", e della successiva cessione, a distanza di alcuni mesi, di quote della societa' "veicolo" alla seconda societa'.