Scade oggi, lunedì 18 giugno, il termine per il versamento dell'acconto Imu, la stangata sul mattone portata in dote dal governo di Mario MOnti. Questa sera l'operazione-acconto sarà conclusa: il pagamento della nuova Ici, infatti, avviene in due rate, tranne che per l'abitazione principale, dove il pagamento può essere dilazionato in tre tranche. Le casse dello Stato, stasera, dovrebbero abbeverarsi con 10 miliardi di euro. Ma per capire quanto valga davvero l'Imu per Stato e Comuni si dovrà aspettare ancora del tempo. L'incognita del gettito - Il primo nodo è quello degli sconti dettati dal Parlamento e decisi dai sindaci, che possono influenzare la prima tranche se riguardano l'abitazione principale: il gettito dell'Imu è ancora un'incognita anche per gli stessi tecnici. E a tremare, al solito, sono i contribuenti. Lo Stato, infatti, potrà correggere fino al prossimo 10 dicembre le aliquote dell'Imu per potersi assicurare le entrate totali previste nel salva-ITalia: 21,8 miliardi, che sono poi stati ridotti a 21,4 con le detrazioni extra per i figli. I Comuni, da par loro, potranno intervenire fino al 30 settembre per coprire con un aumento del prelievo eventuali incassi inferiori alle stime, oltre che i tagli ai trasferimenti. In caso di errori... - L'altra incognita riguarda l'abitazione principale, per la quale l'Imu si può pagare in due o tre rate. In questo contesto serviranno delle elaborazioni supplementari per comprendere, per esempio, se i 100 euro pagati da un contribuent x corrispondano a metà oppure a un terzo dell'Imu. La speranza è che il contribuente non abbia commesso errori nel calcolo del tributo o computando le pertinenze, perché altrimenti per i tecnici comuncali le stime diverranno impossibili. Infine, sulla quota erariale, incidono gli sconti decisi dal Parlamento con la conversione del decreto fiscale: per esempio, l'alleggerimento sugli immobili posseduti dai Comuni nel proprio territorio, la riduzione del 50% dell'imposta per i fabbricati inagibili e di interesse storico-artistico, oltre all'allargamento del perimetro delle agevolazioni per l'agricoltura.