Palermo, 31 ott. - (Adnkronos) - "L'Amministrazione comunale guarda con fiducia all'azione della Procura di Agrigento, che oggi ha portato al sequestro di alcune decine di immobili in localita' Cala Creta. Sapevamo che la vicenda di quella lottizzazione non era conclusa, come sappiamo che all'interno del villaggio ci sono immobili realizzati in tempi diversi, sia legittimi che abusivi, e che nell'area pendono ancora istanze di sanatoria. Le carte sono dal 2011 nelle mani della magistratura e quindi non sono nella nostra disponibilita'. Chiedero' nei prossimi giorni l'accesso agli atti". Lo dice il sindaco delle Pelagie, Giusi Nicolini,commentando il blitz della Guardia di finanza. "Siamo tuttavia coscienti che per chiudere la sciagurata stagione dell'abusivismo e delle lottizzazioni selvagge a Lampedusa, accanto al lavoro dei magistrati, e' necessaria un'azione forte di riordino e governo del territorio - prosegue -. Solo cosi' sara' possibile costruire le basi per un futuro economico sano e duraturo impostato su una proposta turistica di alta qualita' che Lampedusa ha le carte in regola per offrire. Proprio in quest'ottica, - conclude il sindaco - la giunta ha appena approvato un atto di indirizzo che rompe con il passato e dichiara guerra alla consuetudine tollerata per troppi decenni che ha portato alla privatizzazione di fatto di terreni pubblici per usucapione. D'ora in poi la tutela del territorio alle Pelagie passa anche per la riaffermazione della proprieta' pubblica che deve essere a disposizione degli interessi collettivi".