(Adnkronos) - Secondo una ricostruzione degli investigatori, Raffaele Della Volpe aveva assunto una posizione sempre piu' autonoma rifiutandosi di versare nella cassa comune del clan i proventi delle attivita' estorsive gestite dal suo gruppo. Da qui la decisione dei vertici dei Casalesi di eliminarlo. Infatti il 22 luglio 2001 ad Aversa Della Volpe rimase vittima di un attentato da parte di un commando composto tra gli altri da Massimo Russo, Giuseppe Misso, Vincenzo Schiavone e Francesco Bianco. Il commando esplose contro la sua auto numerosi colpi di pistola. I killer desistettero e si fecero da parte quando si accorsero che il boss era in compagnia della moglie e dei figli. Poco dopo a San Marcellino il gruppo di fuoco dei Casalesi incrocio' Nicola Villano affiliato al gruppo Della Volpe. Villano si trovava presso un autolavaggio, quando si accorse delle intenzioni dei killer cerco' riparo sotto un camion. Il commando lo insegui' e lo uccise a colpi di pistola e kalashnikov. Salvatore Verde nel duplice agguato svolse il ruolo di specchiettista. Dagli inquirenti viene ritenuto un elemento di spicco del clan dei Casalesi, con mansioni di esattore di tangenti, molto vicino all'ala facente capo a Michele Zagaria e a quella dei sanciprianesi di Antonio Iovine. Nel 2008 fu arrestato per associazione mafiosa a Casapesenna nell'ambito dell'operazione 'Spartacus 3'. Proprio ieri doveva essere scarcerato per decorrenza dei termini della custodia cautelare.