(Adnkronos) - La scissione tra dilauriani e 'ribelli' fu sancita dall'omicidio di Montanino, ucciso nel 2004. Immediatamente si verifico' la replica del boss Cosimo Di Lauro che progetto' "una sanguinosa reazione contro la compagine degli scissionisti". I dilauriani individuarono tra i principiali obiettivi contro gli scissionisti, non solo Montanino ma anche Gennaro Marino detto 'Genni Mckey' attualmente in carcere. Gennaro Marino e' il fratello di Gaetano ucciso il 23 agosto mentre si trovava sul lungomare di Terracina. L'omicidio di Gaetano Marino e' maturato nell'ambito della nuova faida di Scampia tra gli scissionisti e i cosiddetti 'girati'. La strategia degli omicidi e delle epurazioni e della distruzione di negozi e altre aziende, trovatesi nella disponibilita' degli scissionisti fu affidata ai componenti del gruppo di fuoco dei dilauriani, all'epoca guidato da Giuseppe Pica. Di quel gruppo faceva parte Gennaro Puzella. Tra gli obiettivi furono inseriti anche i famigliari degli scissionisti in base alla strategia del terrore teorizzata da Cosimo Di Lauro. In questo contesto fu decisa l'eliminazione di Massimo Marino, parente di Gennaro Marino, quest'ultimo un obiettivo piu' difficile da raggiungere Gennaro Puzella uccise Massimo Marino sporgendosi da un muro e sparando diversi colpi di pistola mentre la vittima di trovava nel cortile di casa. Si tratto' di un omicidio di natura ritorsiva con l'unico scopo quello di colpire il boss Gennaro Marino. Per quell'omicidio Cosimo Di Lauro non e' mai stato indagato in qualita' di mandante. (segue)