A Genova, quando sono state scrutinate più della metà delle sezioni, Marco Doria, il marchese rosso, risulta in in testa con il 48,7% dei voti: una percentuale che non gli permetterebbe di essere eletto al primo turno Appassionante il testa a testa alla sue spalle tra Enrico Musso, il candidato del Terzo Polo, e Paolo Putti, quello del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, tra sorpassi e controsorpassi. Musso risultava in testa con il 14,7%, mentre il grillino collezionava il 13,9% dei voti: una percentuale da assoluto trionfo per il movimento 5 stelle. Più staccato il candidato indipendente del Pdl, Pierluigi Vinai, con il 12,5 per cento. Figlio del comunista - In testa c'è Marco Doria, figlio dell'ex vicesindaco comunista Giorgio (negli anni Settanta, nella giunta) che ebbe il coraggio di iscriversi al Partito comunista e fu diseredato dalla nobile famiglia discendente dell'ammiraglio Andrea. Le liste collegate al suo nome sono quelle del Partito democratico, Liguria Viva, la Lista Marco Doria, Sinistra ecologia e libertà, Federazione della Sinistra, Psi, Unione democratica consumatori e pensionati.Contro di lui aveva perso le primarie del Pd Marta Vincenzi coinvolta nelle polemiche successive alla tragica alluvione di Genova dello scorso novembre, una tragdia che rimese fortemente sotto accusa il sindaco per non aver chiuso le scuole. Candidato per caso - Nella città di Beppe Grillo, culla del Movimento a cinque stelle, la candidatura di Marco Doria è nata per caso, con un riquadro nelle pagine interne del quotidiano il Secolo XIX firmata da sette amici che poi gli hanno fatto la campagna elettorale. L'indipendente di sinistra ha avuto, durante la campagna elettorale, rapporto non proprio idilliaci con il Partito Democratico: l'ex sindaco Giuseppe Pericu non si è fatto vedere accanto a doria sostenendo piuttosto candidati locali. Doria, il Pisapia di Genova, ha scelto invece di chiudere la campagna elettorale con Pierluigi Bersani. Consapevole che, rifiutando troppi sostegni, il centrosinistra sarebbe stato sbaragliato soprattutto dal Movimento Cinque Stelle. Marco Doria è ordinario di Storia Economica alla Facoltà di Economia dell’Università di Genova ed è stato vicepreside dell'Itis Giorgi. E' stato consigliere comunale del Partito comunista dal 1990 al 1993. Doria: "Non sarà facile governare" - A scrutinio in corso, Doria ha commentato: "Non credo sarà facile governare. Il futuro sindaco di Genova avrà comunque una vita difficile. Questo - ha spiegato - per tre motivi: perché viviamo in un momento di crisi e i problemi della città si moltiplicano. Poi esiste una disaffezione diffusa nei confronti della politica, testimoniata dall'astensionismo, e questo complicherà la vita a qualunque sindaco; quindi la situazione finanziaria degli enti locali e i problemi della politica centralistica del governo che mette i sindaci in forte difficoltà". E ancora: "La soddisfazione ci sarà e sarà sobria quando vincerò le elezioni. Ora aspettiamo il risultato, anche se il ballottaggio era un'iptesi che avevo considerato. Se così sarà, andrò al ballottaggio con assoluta serenità".