"Ho deciso, sollecitato da troppe persone, di presentare la mia candidaura alle primarie del Pdl". Lo ha annunciato l'imprenditore Gianpiero Samorì nel corso della registrazione della puntata di stasera di In Onda, su La7. La notizia era nell'aria, visto che nell'ultima settimana il nome dell'editore emiliano di tv e giornali, "terzo uomo più ricco d'Italia" come ama definirsi lui stesso, è circolato spesso negli ambienti del Popolo della Libertà. Non sempre con entusiasmo, c'è da dire. Imprenditore di successo, estraneo alla politica, in ottimi rapporti con la società civile e l'Italia del fare: praticamente l'identikit perfetto del leader "stile 1994" auspicato da Berlusconi, anche se lo stesso Cavaliere ha sottolineato: "L'ho incontrato una volta sola e nemmeno sapevo che fosse interessato alla politica". Guarda l'intervista di Belpietro a Samorì su LiberoTv Primarie Pdl: vai allo speciale di Liberoquotidiano.it Nemici interni - Lo scetticismo, tra i suoi possibili compagni di partito, è più che strisciante, quasi esibito. "Il Pdl ha bisogno di persone per bene e credibili. Persone che hanno dimostrato di avere esperienza e di essere in grado di dare risposte ai cittadini. Questo è il patrimonio a cui il Pdl deve attingere e non certo il patrimonio di qualche nuovo ricco messia", l'ha stroncato nei giorni scorsi il formattatore Alessandro Cattaneo. "Un conto è dare un contributo, un conto è proporsi a novembre 2012 per fare il presidente del Consiglio ad aprile 2013", l'ha frenato l'amico modenese Carlo Giovanardi, radici comuni in Forza italia e diverso approccio alla politica e agli affari. Samorì d'assalto, Giovanardi più democristianamente cauto. Rivale di Alfano - Ma Samorì, oltre che d'assalto, è anche decisamente convinto di sé. Dall'Emilia ha lanciato il Movimento Italiani Rivoluzione, un polo dei moderati che si propone di cambiare il centrodestra. E sul segretario del Pdl Angelino Alfano ha le idee chiarissime, come quelle espresse nell'intervista all'Huffington Post Italia: "Mettiamola così: dalle primarie uscirà il candidato premier. E il candidato premier è uno che deve parlare con la Merkel, Hollande. Insomma, serve un vero capo di governo, non un segretario amministrativo". Le primarie Pdl "ogni giorno che passa, si vede che si stanno trasformando in una guerra tra bande". Ora è pronto anche lui a partecipare.