Matera, 8 ott. - (Adnkronos) - In Basilicata sale il livello di allarme sociale nella zona jonica materana per una sequenza di incendi dolosi ed attentati incendiari che non si registrava dai tempi bui del dominio dei clan criminali di oltre 20 anni fa. Prima sono andati in fumo opifici di aziende del settore ortofrutticolo, poi sono state date alle fiamme o fatte esplodere le autovetture private di un poliziotto e di un vigile urbano. E si e' sparato: un imprenditore ha subito un agguato ed e' stato ferito con una fucilata. Per giovedi' il prefetto di Matera ha fissato un coordinamento interforze a Policoro, allargata ai sindaci della fascia Metapontina. Una escalation da brividi. Tre capannoni distrutti in due settimane circa. La prima e' stata la Pan Agri a Scanzano Jonico. L'inchiesta si e' concentrata su un sospettato, prima arrestato poi rimesso in liberta'. Nel caso specifico si e' parlato di movente personale e non di racket ma l'inchiesta e' ancora aperta. L'ombra del racket si e' fatta avanti per altri due episodi avvenuti nella scorsa settimana, uno dopo l'altro. Due incendi hanno distrutto gli opifici, i mezzi ed altre attrezzature dell'azienda agricola Mazzotta a Marconia di Pisticci e della O.P. Terre del Sud a Tursi in contrada Troyli. Nel secondo caso e' stato distrutto un opificio di 1500 metri quadrati. (segue)