(Adnkronos) - Guttuso nasce a Bagheria, in provincia di Palermo, ma venne a Roma diciannovenne, in occasione della Quadriennale dove espose due quadri e che divenne la sua citta' di adozione. "E' una cosa che succede a tutti i siciliani - afferma Andrea Camilleri, presente alla mostra su Guttuso - Succede per due citta' anche se in un senso inverso, per Roma e per Milano. Un siciliano a Venezia non si sente adottato. Soprattutto gli artisti invece vengono adottati da Roma e da Milano". Anche lui, siciliano ma romano di adozione "mi sento sempre siciliano anche se Roma viene subito dopo". Afferma lo scrittore. Le opere esposte sono state scelte tra quelle presenti nei piu' importanti musei italiani ed esteri, oltre che nelle collezioni private piu' rappresentative. Vengono esposti anche dipinti che il maestro aveva tenuto per se', nella sua collezione privata: dalle piccole tavolette con le quali muoveva i primi passi nel mondo della pittura, ai grandi quadri come 'La Fuga dall'Etna', 'La Crocifissione', 'I funerali di Togliatti', 'Il Caffe' Greco', 'La Vucciria' e le splendide nature morte. Opere che dimostrano il suo tratto deciso e narrativo che va dagli anni '30 a fine '80, sessant'anni di arte di Guttuso realizzati su un unico leit motiv: "La pittura va presa di petto, come ogni cosa decisiva non si puo' girarle attorno con piu' o meno raffinate carezze. E' necessario entrare nel cuore della pittura per intenderne le ragioni".