Treviso: Gdf scopre 17 lavoratori cinesi in nero

venerdì 30 novembre 2012
Treviso: Gdf scopre 17 lavoratori cinesi in nero
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Treviso, 30 nov. (Adnkronos) - Le Fiamme Gialle di Treviso, nell'ambito di una specifica attivita' volta al contrasto del lavoro nero ed irregolare, hanno proceduto ad effettuare una serie di controlli su tutto il territorio provinciale, nei confronti di laboratori esercenti attivita' di confezioni ed accessori per l'abbigliamento gestiti da cittadini di nazionalita' cinese. Specifiche attivita' info-investigative di polizia economico-finanziaria hanno permesso di individuare e sottoporre a controllo tre distinte societa', tutte operanti nella Marca, che nell'ambito della propria attivita' imprenditoriale impiegavano complessivamente 17 lavoratori "in nero" tutti di nazionalita' cinese. Al momento dell'accesso nelle aziende i dipendenti erano tutti intenti a lavorare come operatori di macchine cucitrici per il confezionamento di abiti. Le indagini svolte nei confronti dei tre imprenditori di nazionalita' cinese hanno permesso di accertare l'omessa comunicazione preventiva dei lavoratori al Centro per l'impiego territorialmente competente. A conclusione della predetta attivita' ispettiva i Finanzieri hanno tempestivamente informato la Direzione Territoriale del Lavoro di Treviso per l'adozione del provvedimento di sospensione delle attivita' imprenditoriali, come previsto dalle recenti modifiche apportate al Testo Unico delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in quanto i tre imprenditori hanno impiegato lavoratori "in nero" in misura superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro al momento dell'intervento da parte degli uomini delle Fiamme Gialle. I titolari delle attivita', che in questo caso hanno subito la chiusura delle loro aziende, possono ottenerne la riapertura pagando una sanzione di 1.500 euro per ogni lavoratore irregolare e assumendo immediatamente e regolarmente i dipendenti riscontrati "in nero".