Roma, 28 giu. - (Adnkronos/Ign) - Il Tribunale di Roma ha condannato Gianfranco Lande a nove anni di reclusione e lo ha interdetto dai pubblici uffici per la truffa da 300 milioni di euro ai danni di professionisti, vip e imprenditori. Secco il primo commento di Lande: "è una sentenza scandalosa". A Gianfranco Lande il Tribunale ha anche inflitto una multa di 20 mila euro; quanto al risarcimento danni i giudici hanno chiamato in causa anche la Carispaq che era stata citata in giudizio come responsabile civile, unitamente anche alla Consob e a Bankitalia. Queste ultime due comunque che sono anche parte civile nel giudizio non dovranno dare alcun risarcimento. La sentenza pronunciata oggi ha riconosciuto Lande responsabile di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di abusiva attività finanziaria nonché di truffa e di altri reati. Il Tribunale per quanto riguarda l'abusiva attività ha assolto Lande per episodi antecedenti il 1998 perché all'epoca non era contemplato come reato. Soltanto successivamente, cambiata la legge, è stato possibile contestare questo fatto come reato. Il dispositivo della sentenza che fissa il deposito della motivazione entro 90 giorni contiene anche un lungo elenco delle persone alle quali è stato riconosciuto il diritto di essere risarciti. Per leggere questa parte della sentenza il presidente Carmelita Russo ha letto un vero e proprio 'dossier' dando le indicazioni uno per uno per tutti coloro che validamente erano stati accolti come parte civile. Contro Lande infatti si erano costituiti oltre 300 degli investitori che si erano a lui rivolti per veder fruttare i loro risparmi ma che poi hanno avuto la decisione per la maggior parte di trovarsi privi del loro danaro.