Bologna, 29 lug. - (Adnkronos) - Il 2 agosto del 1980 alle 11.55 il GR 1 interrompe il palinsesto per un'edizione strordinaria. Il giornalista da' una notizia che egli stesso definisce "agghiacciante". Il flash che cambiera' per sempre la storia della citta' e del Paese e' comunicata, come accade in questi casi, in pochissime frasi: "una violenta esplosione ha fatto crollare parte della stazione centrale di Bologna, ci sono morti e feriti". Subito dopo le prime notizie di cronaca sull'accaduto, il GR1 rilancia l'appello che giunge dagli ospedali della citta' dove stanno arrivando i feriti: servono medici di rinforzo e sacche di sangue. L'emergenza e' quella di uno stato di guerra. Dalla stazione i feriti raggiungono i nosocomi non solo in ambulanza, ma anche a bordo delle auto private dei bolognesi, compresi alcuni tassisti, che spontaneamente hanno dato una mano ai soccorritori. Anche l'autobus 37 si trasforma in una grande auto medica, mentre le barelle vengono improvvisate con quello che c'e', compresi pezzi di lamiera del tetto divelto della stazione che viene utilizzato per portare via chi e' stato appena estratto dai detriti. Attorno e' la devastazione, sono in pezzi anche i vetri degli edifici che si trovano di fronte alla stazione. L'ultimo cadavere, quello di una donna, viene estratto il giorno seguente alle 2. Il conto dei morti definitivo raggiungera' quota 85, i feriti saranno oltre 200. L'audio originale del radiogiornale che riferisce quasi in diretta cio' che accadde quella mattina d'estate, come tutti quelli che sono si sono susseguiti nelle ore successive, si puo' da oggi ascoltare visitando il social blog che per volonta' del Comune di Bologna e dell'Associazione dei parenti delle vittime della Strage del 2 Agosto, e' da pochi giorni on line all'indirizzo 'http://dueagosto.tumblr.com/'. (segue)