Omicidio Rea: fratello Melania, lo credevamo innocente, poi la verita'

domenica 28 ottobre 2012
Omicidio Rea: fratello Melania, lo credevamo innocente, poi la verita'
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Napoli, 27 ott. - (Adnkronos) - "All'inizio pensavamo che Salvatore Parolisi fosse innocente, che non fosse lui l'assassino di mia sorella Melania. Poi poco per volta e' venuta fuori la verita'. Non c'e' stata una causa scatenante che ci ha aperto gli occhi ma tanti fattori che ci hanno fatto intendere che Parolisi c'entrava con l'omicidio. I suoi depistaggi, il dna, e tante altre cose ci hanno fatto dubitare di lui. Ieri sera questi dubbi hanno trovato conferma nella sentenza all'ergastolo". E' un lungo sfogo quello di Michele Rea con l'Adnkronos. Un anno e mezzo e poco piu' per sapere chi fosse l'assassino di sua sorella Melania, da quel maledetto 18 aprile quando la giovane donna spari' come nel nulla. Poi il ritrovamento, due giorni piu' tardi, del suo corpo lacerato da 35 coltellate nei boschi di Ripe di Civitella nel teramano. Dopo una notte insonne, trascorsa a meditare sulla sentenza del gup di Teramo Marina Tommolini, Michele Rea rievoca i momenti della lettura della sentenza del giudice dell'udienza preliminare. "Sono stati momenti di forte emozione. La prima cosa che mi e' venuta in mente e' stato telefonare a mia madre. Sono stato io a dirglielo e dall'altro capo del telefono ho sentito che e' esplosa in lacrime. Mia madre e' sconvolta, come tutti noi. Avevamo sete di giustizia, finalmente e' arrivata. Ma l'ergastolo a Parolisi sicuramente non allentera' il nostro dolore neanche un po'. Il nostro dolore non finira' mai".