Roma, 5 lug. (Adnkronos) - "Schettino non e' l'unico responsabile del naufragio avvenuto al Giglio". E' quanto sostiene Alessandro Gaeta giornalista del Tg1 e autore del libro-inchiesta "Il capitano e la Concordia" delle Edizione Anordest. In alcune pagine del volume Gaeta ha anticipato degli elementi che saranno resi pubblici solo il 21 luglio prossimo, a seguito della perizia per l'incidente probatorio. Mancano, infatti, ancora un paio di settimane, perche' il pool di esperti, nominati dal gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, la consegni. Ma alcuni passi del libro rivelano parte della ricostruzione tecnica, riesaminando l'intera vicenda attraverso le prime indiscrezioni sui contenuti della scatola nera. L'autore fornisce risposte a un naufragio che "da subito e' stato raccontato in maniera troppo schematica, facendo ricadere tutte le responsabilita' sul comandante Schettino". Sulla scorta delle analisi di investigatori di disastri marittimi e di ingegneri navali, Gaeta sostiene -secondo quanto riferito da alcuni interrogatori del personale di macchina- che "gli impianti elettrici primario e secondario sono finiti subito fuori uso mentre l'apparato di emergenza, al quale erano collegati tutti i sistemi di bordo ancora funzionanti, andava continuamente in corto circuito". Troppo per una nave varata appena nel 2006. Inoltre non risparmia critiche nalla Capitaneria di Porto di Livorno, competente lungo i 600 km di coste toscane. "Perche' nessuno ha visto per tempo quanto stava avvenendo?", chiede Gaeta, che punta il dito sugli investimenti relativi ai sistemi di vigilanza del traffico navale, che obbligano dal 2003 tutte le navi oltre le 300 tonnellate di stazza lorda a comunicare costantemente a terra, attraverso ponti radio, la loro posizione. "Un sistema -spiega il giornalista- costato milioni di euro, che la sera del 13 gennaio 2012 la sala operativa della Guardia Costiera di Livorno teneva a scala ridotta sul tratto di mare davanti al Porto Mediceo, ignorando cosa stava avvenendo nei pressi dell'Isola del Giglio".