Brindisi, 16 nov. - (Adnkronos) - Sono accusati di usura ed estorsione continuata, in concorso e aggravate, ai danni di un imprenditore di Erchie, in provincia di Brindisi, che, essendo in difficolta' economiche, si era rivolto a loro: Gianfranco Mezzolla, 45 anni, di San Pancrazio salentino, e Angelo Librato, 32, di Mesagne sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Francavila Fontana in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine, su richiesta del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Alberto Santacatterina. E' il seguito dell'operazione di polizia denominata 'Last Cash' del 1° ottobre scorso quando i due furono sottoposti a fermo da parte del pm della Procura di Brindisi Marco D'agostino in seguito alla denuncia presentata dallo stesso imprenditore che aveva subito da entrambi estorsioni causate dall'aver ricevuto denaro a tassi usurari. Rispetto a un prestito iniziale di 10.000 euro corrisposto nel novembre del 2010, si sono fatti consegnare interessi usurari di 65.000 euro alla data del 19 gennaio 2012, per un tasso di interessi del 462% su base annua. Altro episodio ricostruito nel corso delle indagini e' stata la consegna, ovviamente non spontanea, di un'auto Audi A3 di proprieta' della vittima. Addirittura, negli ultimi tempi, si erano fatti promettere ulteriori somme di 24.000 euro complessivi (15.000 per Librato e 9.000 per Mezzolla). Diversi gli episodi di violenza e minaccia documentati dalle indagini e finalizzati a costringere la vittima a pagare: a maggio scorso l'imprenditore e' stato picchiato selvaggiamente con un bastone di legno e un tira pugni. In una occasione per la violenza delle botte subite, ha riportato la rottura di due costole. In un episodio specifico di agosto, Librato, pur di convincerlo della serieta' delle minacce, gli avrebbe mostrato una pistola e avrebbe vantato la propria parentela con un noto pregiudicato della Sacra Corona Unita, Francesco Campana. Addirittura nei primi giorni di settembre la vittima ha subito la minaccia di una incursione in casa con una pala meccanica, se non avesse pagato entro il 14 di quel mese. (segue)