(Adnkronos) - "Ad oggi - sottolinea Pili - il Ministero ha previsto l'assegnazione di circa 165 unita' tra Tempio ed Oristano, 14 ad Alghero, 13 a Sassari, 11 a Nuoro, 7 a Cagliari, 11 a Mamone, 6 a Macomer, 3 a Is Arenas-Arbus, 2 a Iglesias, 1 ad Isili. Cifre irrilevanti se confrontate con il buco in organico, oltre 300 agenti mancanti nelle vecchie carceri, e di almeno 500 con l'apertura delle nuove. Con situazioni paradossali con l'invio di appena 6 unita' femminili a fronte della grave crisi in cui versano i reparti detentivi femminili appunto". "A questa situazione insostenibile e che vede ancora chiusi i nuovi carceri di Bancali a Sassari, di Uta a Cagliari, di Massama ad Oristano e una minima apertura del nuovo carcere di Tempio si deve aggiungere - ha detto Pili - l'allarme sanita' penitenziaria che rischia di provocare nelle prossime settimane un vero e proprio caos nel passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova gestione. La mancata definizione del ruolo dei medici penitenziari che da sempre gestiscono le strutture carcerarie rischia di paralizzare l'intero funzionamento del sistema carcerario sardo". "Questo - ha concluso Pili - diventa non solo una priorita' verso il sistema carcerario ma assume un rilievo decisivo anche per le ripercussioni esterne considerato l'incremento di patologie gravi come la Tbc legata ad una popolazione carceraria sempre piu' proveniente da aree geografiche soggette a questo tipo di malattie". "Per questo motivo stamane - ha comunicato Pili - abbiamo trasmesso al Ministro della Giustizia un dossier sul sistema carcerario sardo per chiedere un immediato intervento in grado di affrontare questioni urgenti che rischiano altrimenti di mettere in ginocchio l'intero sistema carcerario sardo".



