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Elezioni, l'imprenditore Spadoni: "Vincerà la Meloni, ma l'autunno sarà terribile"

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Gianluca Spadoni, imprenditore punto di riferimento nella formazione in Italia con oltre 400.000 presenze ai propri corsi, nonché ideatore dell’evento annuale presso la Comunità di San Patrignano Evolution Forum Day - a cui, nel corso degli anni, hanno partecipato personalità come Brunello Cucinelli, Letizia Moratti, Alex Zanardi, Aldo Cazzullo, Fabio Cannavaro e Giampaolo Dallara - segue con attenzione la campagna elettorale in corso. Come tutti gli esponenti del mondo dell'impresa, è preoccupato per il grave peggioramento della crisi economica e non vede risposte adeguate in questa campagna elettorale.

Come vede la campagna elettorale finora?
Mi sembra che sia nettamente in vantaggio la Meloni anche se la vera sfida fino all'ultimo si giocherà sull'astensionismo, su dove andranno e se andranno a votare soprattutto i giovani.

Le aziende faticano a trovare il personale...
Semplicemente perché le competenze sono rimaste indietro, cioè siamo rimasti indietro, vuoi la scuola che non è restata al passo, vuoi le politiche degli ultimi anni che non hanno incentivato la meritocrazia, il fare, l'imparare, la fuga di cervelli ne è un esempio. Sta di fatto che il mercato del lavoro non incontra più domanda-offerta, le aziende hanno bisogno di cose, le persone vogliono farle in parte, altre non le vogliono fare, non ci siamo riqualificati, e parlo sia di skill tecniche ma anche di skill umanistiche. E poi dovremmo anche considerare che l'Italia non è tutta uguale, è fatta di almeno 10-20 situazioni totalmente diverse per cui non c'è una ricetta unica.

Tre consigli secchi ai prossimi governanti. 
Numero uno: manteniamo senza depauperare la credibilità internazionale che ci siamo costruiti, perché sono cambiate le cose in quest'ultimo anno dopo tanto tempo. Numero 2: che il governo torni a essere di tutti; il Paese è spaccato, siamo divisi, ma non fra destra e sinistra, fra pro vax e no vax, fra reddito di cittadinanza e imprenditoria, sembriamo veramente l'Italia dei comuni per certi aspetti, quindi serve che torni qualcuno a mettere insieme anziché dividere. Numero tre: soprattutto nei primi mesi facciano le cose perché so molto bene come funziona ricostruire il consenso ed è difficile fare le cose che servono senza perderne; nei primi mesi il governo si gioca una parte importante, appena fatte le lezioni dobbiamo passare alla pratica sul digitale, sulle riforme, sulla burocrazia, sulla scuola che è rimasta indietro vent'anni, sul mondo del lavoro, sulle imprese, sulla sanità, su tutto, nei primi 100 giorni.

I partiti stanno affrontando sufficientemente i temi del lavoro?
Mi pare che i partiti siano più concentrati a fare alleanze in questo momento. Il punto vero è che i temi del lavoro verranno affrontati in teoria poi manca sempre l'ultimo chilometro, manca sempre qualcuno che, siccome dice che va fatto, lo faccia veramente.

Prossime iniziative in autunno?
Abbiamo l'agenda pienissima, questo ci fa veramente piacere perché negli ultimi anni è stato difficile programmare. Abbiamo il nostro appuntamento con l'Evolution Forum di San Patrignano che è arrivato alla 25esima edizione e lavoriamo su un concetto importantissimo, la capacità di coltivare nel tempo in un mondo in cui ci viene insegnato il successo immediato. E poi la nostra Evolution Forum Business School che prosegue, iniziative aziendali e l'Nft che è appena partito e che verrà riempito di contenuti. Insomma abbiamo un sacco di cose sul tavolo, un sacco di voglia di fare e una consapevolezza profonda che il Paese ha bisogno di alzarsi dal divano, di tornare ad attivarsi.

Turismo in Romagna: cosa c'è da migliorare?
Mi sembra che sia tuttora una capitale attrattivissima, Rimini si è totalmente rinnovata, tutta la Costa offre qualcosa di molto figo, tutti i sondaggi danno la Romagna sul podio. Per quanto riguarda quello che viene offerto, troviamo ancora dei casi in cui siamo rimasti agli anni '70 ma nella maggior parte delle situazioni invece ci sono strutture all'avanguardia dal punto di vista della ricettività e del servizio. Poi rimane sempre quel marketing romagnolo che Cevoli insegna, "al cliente ci devi voler bene", perché poi in Romagna non solo ci vieni, ci torni.

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