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Equo compenso, Montanaro (Ancl): pieno sostegno ad una norma a tutela del professionista

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“Quella sull’equo compenso è una legge di civiltà che rende pienamente attuativo anche per i lavoratori autonomi quanto sancito dall’art. 36 della Costituzione, oltre a costituire il frutto concreto di un positivo cambio di atteggiamento della politica nei confronti delle libere professioni. Dall’entrata in vigore della norma, però, non sono tardate critiche e dubbi sollevati dalle parti sociali in merito a infondate conseguenze che la sua applicazione avrebbe suscitato in futuro”. Così, il presidente dell’Associazione nazionale dei consulenti del lavoro, Dario Montanaro

“In particolare - prosegue - Abi, Assonime, Confcooperative e Confindustria, in una lettera al Governo, hanno avanzato la richiesta di apportare dei correttivi, a nostro parere inconcludenti, e chiarimenti interpretativi urgenti a fronte di rischi inesistenti. Sembra sfuggire alle varie associazioni di categoria, e non solo, la ratio della misura sull’equo compenso, quale strumento volto a garantire al professionista un compenso commisurato al valore della prestazione e una maggiore tutela verso clausole ritenute vessatorie ex lege e comportamenti abusivi da parte di imprese che detengono un forte potere contrattuale. Questo significa tutelare e garantire il singolo professionista, e ancor di più riconoscere piena dignità al lavoro autonomo, portando avanti quella, oramai da tempo auspicata, equiparazione tra le differenti categorie di lavoratori”, conclude Montanaro.

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