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"La montagna magica", Joe Schievano firma la colonna sonora per Zulian

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La Montagna Magica, è il film di Claudio Zulian che interpreta il nostro tempo non solo per le storie che racconta ma anche nella sua stessa materia cinematografica. Girato dai protagonisti stessi, fa affiorare immagini che delle riprese convenzionali non avrebbero mai prodotto. Per il regista è un nuovo modo ibrido, intimo e collaborativo, di creare. Anche se realizzato durante il confinamento, non è un film sul lockdown né sulla pandemia.

Il titolo allude all'approccio che, come nel libro di T. Mann, è sensibile alla dimensione simbolica di situazioni e luoghi. In uscita il 28 settembre su tutte le piattaforme digitali, la colonnna sonora è stata scritta da Joe Schievano con la produzione di Soundrivemotion e costituisce l'ottavo lavoro dell'artista, compositore musicale per film e TV e sound artist. L'album contiene tutta la colonna sonora del film The Magic Mountain, un lavoro complesso e variegato, con una molteplicità di stili e approcci musicali: dal quartetto classico, al barocco, alla musica minimalista passando per l'elettronica.

Alcuni riferimenti stilistici possiamo trovarli in compositori di epoche diverse, tra i quali: Mozart, Carl Philipp Emanuel Bach, Arvo Part, Alva Noto, Philip Glass e John Adams. Molti dei brani sono suddivisi in più movimenti che vengono riproposti nel susseguirsi delle scene. L’album consta di 20 tracce attraversate dalla stessa complessità sonora, in cui emerge l’abilità dell’artista di far collimare sapientemente suoni, musica e voci.

"Questo lavoro è stato per me una delle esperienze più complete nella composizione della musica per film - spiega l'autore -. Mi sono trovato ad affrontare stili musicali completamente diversi in un unico film, con l'obiettivo di dare comunque un senso comune, di omogeneità e coerenza del tutto. Con il regista Claudio Zulian, anche ottimo musicista e grande conoscitore della musica sia classica che contemporanea, abbiamo creato il concept sul quale strutturare i brani. E' stata anche molto interessante e fruttuosa la collaborazione con l'orchestratore Denis Feletto il quale ha sapientemente creato le parti dei brani classici, ma anche dato il suo tocco con il pianoforte anche su brani contemporanei come There Was a Land. Una collaborazione continuata anche nella produzione della mia colonna sonora originale del docufilm Tiziano. L'Impero del colore, prodotto da Sky, Kublai Film, Arte e Zetagroup. Una ottima interpretazione è stata eseguita dall'arpista Nicola Vendramin nel brano firmato dal regista Spazi Vuoti. Tra i vari interpreti vorrei citare la violista Sabina Bakholdina, ora viola alla filarmonica della Scala, Nicola Fregonese e Antonino Puliafito, violino e violoncello presso la Fenice di Venezia. E infine il violino e violoncello di Luca Mares e Alessandra Bordin nel brano finale Where Things Are Going".

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