Banca Ifis celebra i suoi 40 anni con il “Parco Internazionale di Scultura”
Per celebrare i 40 anni dalla propria fondazione, Banca Ifis ha deciso di trasformare la sua storica sede, il Parco di Villa Fürstenberg a Mestre, in una esposizione permanente dedicata all’arte contemporanea. Nasce così, su iniziativa del Presidente dell'istituto, Ernesto Fürstenberg Fassio, il “Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis”. “Abbiamo deciso di celebrare i nostri 40 anni con una iniziativa, inedita e dal forte valore culturale, a favore di questo territorio al quale siamo profondamente legati - ha dichiarato Fürstenberg Fassio -. Il Parco Internazionale di Scultura sarà un luogo in continua evoluzione e aperto al pubblico: un esempio del nostro modo di fare banca improntato all’economia sociale, capace di coniugare la generazione di profitto con la creazione di valore per le nostre comunità".
L'iniziativa, ha spiegato il Presidente di Banca Ifis, si inserisce "nel solco di una tradizione famigliare fatta di valori solidi e visione di lungo periodo, con uno sguardo puntato sul futuro. In questo momento speciale, rinnoviamo il nostro impegno ad essere Banca a servizio delle piccole e medie imprese e a sostegno dell’economia del nostro Paese".
L'ESPOSIZIONE
Il "Parco Internazionale di Scultura" si estende negli oltre 22 ettari di giardino di Villa Fürstenberg. Al momento, la collezione, che sarà arricchita annualmente, comprende dodici opere realizzate da dieci scultori d'arte contemporanea, sia italiani che internazionali: da Fernando Botero ad Annie Morris, da Park Eun Sun a Igor Mitoraj. L'esposizione, che si basa sul dialogo costante tra arte e natura, parte dall’ingresso della Villa, dove è possibile ammirare il “Teseo screpolato” di Igor Mitoraj, e si snoda poi nei sentieri verdi del parco.
Ad accompagnare lo spazio espositivo il libro “La Natura della Scultura contemporanea - Il Parco Internazionale di Scultura di Banca Ifis: storie, idee, visioni”. Si tratta di un volume sulla storia della Villa e delle opere che ospita, edito da Skira e curato da Cesare Biasini Selvaggi e Giulia Abate. Al centro del testo il ruolo della scultura nell'arte contemporanea, il suo rapporto con la natura, l’ambiente costruito e la sfera pubblica.
LE OPERE ESPOSTE
Tra le opere esposte il "Teseo Screpolato", un colossale volto in bronzo realizzato nel 2011 da Igor Mitoraj, che si è ispirato al mito greco con l'obiettivo di rappresentare non solo lo scorrere del tempo, ma anche l'immortalità della bellezza classica. Sempre di Mitoraj sono altre due opere della collezione di Banca Ifis: intitolate "Ikaria e Ikaro alato", sono state realizzate in bronzo rispettivamente nel 1996 e nel 2000 e rappresentano l'umanità che ha il coraggio di sfidare la natura e che per questo viene anche punita. Altra scultura risale al 1999, si intitola "Continuo" ed è di Roberto Barni: protagonisti due uomini in bronzo posti l'uno di fronte all'altro a simboleggiare situazioni di equilibrio precario. È del 2017, invece la "Clio Dorada" di Manolo Valdés, realizzata in ottone e acciaio. Il fine dell'artista è insegnare a interpretare il mondo.
Dell'esposizione fa parte anche l'opera creata da Pablo Atchugarry nel 2020, "Le ali dei sogni", che vuole rappresentare soprattutto il tema della leggerezza. A seguire c'è "Matacumbo" di Pietro Consagra, costruita in ferro dipinto nel 1985. L’opera, formosa e seducente per l'artista, è un pezzo unico. I visitatori dell'esposizione potranno ammirare, poi, "Continuazione-duplicazione" di Eun Sun Park del 2021. Alla base di quest'opera, plasmata nella pietra, la concezione secondo cui parchi e sculture condividono la stessa natura. Ad arricchire la collezione è anche "Bronze Stack 9, Viridian Grey" di Annie Morris, realizzata nel 2022 in acciaio e bronzo patinato: rappresenta un viaggio tra suggestioni allegoriche, passato e presente.
Appartiene invece a Philip Colbert "The king", realizzata nel 2022 in alluminio, bronzo e acciaio: rappresenta il dialogo da una parte con la storia dell'arte e dall'altra con la cultura digitale contemporanea. Risale al 1992, poi, "Horse" di Fernando Botero, scomparso di recente. La scultura in bronzo presenta dimensioni monumentali e richiama l’universo estetico barocco e satirico. Infine c'è "Space station", opera del 2000 di Julio Larraz, che rappresenta un'imponente caffettiera in equilibrio precario su una pila di stoviglie traballanti.
APERTURA AL PUBBLICO
Curato da Giulia Abate e Cesare Biasini Selvaggi, il Parco sarà aperto gratuitamente al pubblico dalla primavera del 2024 e sarà gemellato con il Padiglione Italia della Biennale.
BANCA IFIS E L'IMPEGNO PER L'ARTE
L'esposizione permanente voluta da Banca Ifis nell'entroterra veneziano è solo l'ultima dimostrazione dell'impegno dell'istituto nel campo dell'arte. L’inaugurazione del Parco Internazionale di Scultura, infatti, fa parte di "Kaleidos", il Social Impact Lab della Banca, che promuove attività a elevato impatto sociale a favore di persone e comunità, anche nella cultura. Tra queste attività ci sono il progetto “Economia della Bellezza”, ideato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis con l’obiettivo di dar voce ai rappresentanti del Made in Italy; e “Your Future You”, il progetto didattico di economia sociale della 21 Gallery ideato per consentire ai ragazzi dei licei italiani di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità attraverso l’arte. Recentemente, inoltre, la Banca ha accolto l’appello del Ministero dei Beni Culturali e ha garantito il sostegno economico per il restauro del murales “Il bambino migrante” realizzato dallo street artist inglese Banksy a Venezia.