"A mio padre...": Saverio Costanzo presenta il suo nuovo film "Finalmente l'alba"
Questo film lo avevamo già visto al festival di Venezia del 2022 dove in Laguna aveva ricevuto molti applausi. Ma si sa, il Leone raramente ruggisce in italiano. E se quella “bestia” non si può ottenere, bisognerebbe valutare meglio anche altre Premi. Eppure Saverio Costanzo meritava di stare sulla passerella insieme ai grandi registi. Questo film lo dimostra. E' un regista equilibrato, un gran lavoratore che ha idee e ritmo, e sa bene dove puntare la sua cinepresa. Lo fa anche ora con “Finalmente l'alba”, il viaggio lungo una sola notte di una ragazza che, nella sfavillante Cinecittà degli anni '50, diventa suo malgrado , una donna.
“E' un film molto articolato”, spiega Costanzo- ”c'è il cinema, la politica, l'Italia e la cronaca. La suggestione iniziale è un po' alla Fellini”. Il regista inserisce anche il caso Wilma Montesi, la ragazza trovata annegata sulla spiaggia di Torvaianica, una località vicino Roma. Un omicidio che negli anni '50 fece scalpore, perchè furono coinvolti molti personaggi importanti sia della politica che degli affari. Un delitto irrisolto: “Era la fine di un'epoca, prosegue Costanzo-” la gente fu ossessionata da questi carnefici. Ho voluto immaginare un film che fosse un dialogo, per avere il potere bisognava compiacere il maschio.
“ Ottima scelta del cast che ci porta in due mondi diversi: l'attrice hollywoodiana Josephine (Lily James) che, terminate le riprese di un film che racconta l'Antica Roma, sceglie di portare con i suoi amici la giovanissima Mimosa, ( Rebecca Antonaci) una ragazza senplice che per caso si ritrova sul set nel ruolo di un' ancella. I suoi occhi sperduti nel clamore di Cinecittà, sono indimenticabili: che ci fa in quell' 'ambiente così imponente e beffardo se nella sua casa romana a decidere della sua vita sono solo i genitori? E sua sorella (sofia Panizzi) che aveva accompagnato? Ma lei non molla, continua ad eseguire gli “ordini” di Josephine: “ Mimosa è talmente semplice da non riuscire a vedere ciò che accade, sottolinea Lily James. Difficile farle capire che per me, indossare una maschera era necessario. L'incontro con Mimosa l'ha messa di fronte alla purezza”. Sean Lockwood , è un attore americano ed interpreta Joe Keery , l'affascinante protagonista maschile : “E' stata una fortuna incontrare Saverio, questo film mi piace, fa riflettere. La visione di un regista è fondamentale, Costanzo mi ha aiutato a capire cose che a me sfuggivano”. Nel film anche due altri grandi attori: Alba Rohrwacher che interpreta Alida Valli: “Era interessante nella scrittura fatta da Saverio l'idea di Alida Valli, chiarisce-” l'indimenticabile attrice non sposa completamente questo mondo ambiguo che minaccia Mimosa ed ha l'umiltà di metterla in guardia. Mi è sembrato un bell'omaggio nei suoi confronti”. E che dire di Willem Defoe nei panni di Rufus Priori, un “tuttofare”, poeta e gentiluomo? A Venezia sulle spese fatte per il film ci furono delle polemiche: ovviamente mi è sembrata una buona scusa per offuscarlo. Si torna sull'argomento ma il presidente Del Brocco, ribatte: “Se si vuole fare un film come questo ovviamente il costo è maggiore. Sono certo che questo lungometraggio vivrà ancora vent'anni”.Come sempre Del Brocco, non solo sa sceglire i film, e se ci c rede ,li difende e li porta avanti. Ci fossero più uomini come lui, il cinema vincerebbe sempre.