Le strategie dell'impero Romano diventano un marketing vincente
Gli insegnamenti che resero grande l'Impero romano se adattati alle regole moderne di marketing, portano le aziende alla conquista del mercato
Cosa c'entrano le tecniche di marketing 4.0 con quelle dell'antica Roma? C'entrano, eccome, secondo un'azienda di Monterotondo che adatta le proprie strategie a quelle che resero grande l'Impero romano: "Una challenge su Tik Tok -spiega Federico Angelucci Responsabile Marketing di Sharknet (che esporta zanzariere in oltre 50 Paesi al mondo) in cui si chiedeva quanto le persone fossero attratte dalle gesta degli antichi romani, ci ha indotto ad approfondire l'argomento. Incuriositi dalle risposte degli utenti, fra cui celebrità come Francesco Totti e Damiano dei Maneskin, abbiamo analizzato le doti con cui l'Impero riuscì a diventare tale e ci siamo accorti, con nostra sorpresa, che sono tutte compatibili con ciò che alla base di una comunicazione efficace".
Regola numero uno, la disciplina: "Che, anche nel marketing moderno, è oggi vista -afferma Angelucci - come un requisito fondamentale. Tutte le campagne create con il metodo della risposta diretta possono esser monitorate e solo il manager o l’imprenditore, con una profonda disciplina, si cala nell’analisi minuziosa dei dati per valutare se quella campagna ha avuto o meno successo. Disciplina, dunque, ma anche pazienza. Pensiamo a quanto tempo i Romani hanno impiegato per le loro conquiste: 150 anni per il Lazio, 230 per L’Italia e parte della Spagna, 60 per la Grecia, il resto della Spagna e parte del Nord Africa e della Turchia, 50 anni per la Francia, la Svizzera, l’Austria, il Nord Africa ed i Balcani. E così via. Sono stati pazienti per ottenere i risultati poi avuti. Come deve essere paziente l'imprenditore che non può immaginare di avere riscontri immediati per le proprie campagne. Dall’altra parte, quando si costruisce qualcosa di superiore a tutto il resto, si diventa inarrestabili se non ci si lascia guidare dalla fretta. La Red Bull che all’inizio fu bollato come progetto destinato al fallimento per naming, gusto e prodotto ed ha impiegato 10 anni per arrivare ad un fatturato di un miliardo di dollari. Per Netflix ce ne sono voluti 8 dopo un cambio di business model. 7 anni per Tesla".
Un’altra incredibile leva morale dei Romani è quella che oggi noi chiamiamo cavalleria ed i giapponesi chiamano bushido: il codice etico: "Gli Antichi Romani -ricorda Federico Angelucci - chiamavano il loro codice di condotta e stile di vita mos maiorum, un insieme di tradizioni per orientare il senso civico, il valore militare e il rispetto delle leggi. Con il passare del tempo, quasi tutte le aziende oggi hanno un proprio codice etico ed ecco che i manager si sono fatti ancora una volta ispirare da questi antichi valori che accomunano le persone e addirittura avvicinano i clienti davanti a comportamenti così stoici. Ad esempio aziende come American Express diventano così apprezzate per l’attenzione verso i propri clienti e il customer care, Amazon per l’assistenza clienti imbattibile, Brunello Cucinelli per la sua filosofia di capitalismo umanistico dove il lavoro si fa strumento che migliora la condizione umana del lavoratore, Il codice etico interno è diventato insomma una filosofia, la filosofia poi si fonde con il posizionamento del brand".
Chi più di Giulio Cesare ha mirato all’immortalità? Probabilmente nessuno, eppure ad Alesia la battaglia la stava perdendo per davvero. Preso d’assedio su due fronti era arrivato a scrivere nelle sue memorie che, se i Galli lo avessero incalzato anche un solo giorno in più, avrebbero vinto: "Ma lui non si dichiarò vinto -sottolinea Angelucci - resistette e alla fine fu Vercingetorige ad arrendersi, deponendo le armi ai piedi di Cesare come raffigurato in questo quadro di fine 800. Fu guidato dalla determinazione che oggi chiamiamo resilenza. Nel 2020 milioni di imprenditori in Italia e nel mondo hanno dato dimostrazione di cosa vuol dire la parola determinazione, di fronte a una delle più gigantesche crisi economiche dell’era moderna. Imprenditori, manager e tutti i collaboratori nella maggior parte dei casi hanno fatto fronte comune contro l’estrema avversità. Il Marketing poi ha dato una nuova prospettiva alla crisi: sono nati nuovi servizi, nuovi modelli di business o ne sono stati stravolti altri come ad esempio la ristorazione con il potenziamento della delivery, il mondo del fitness che si è completamente reinventato grazie all’online, ai video tutorial e alle dirette Instagram, oppure la formazione e la crescita personale che ha visto spostare, sempre sull'online, il proprio business. Come Giulio Cesare, anche gli imprenditori e i marketing manager hanno deciso di resistere fino alla vittoria della battaglia decisiva".
Infine, la devotio, un rituale religioso romano che permetteva a un generale di consacrare sé stesso e il suo nemico agli dei Mani, gli dei degli inferi. In cambio, gli dei garantivano la vittoria al generale e al suo esercito. Publio Decio Mure, pur sapendo che la sua morte fosse certa, decise di compiere il sacrificio. Si vestì con la toga praetexta, la toga indossata dai magistrati romani, e si lanciò a cavallo tra le file dei nemici. Il suo sacrificio fu un atto di grande coraggio e devozione e fu considerato un contributo decisivo alla vittoria dei romani: "Questa storia conclude Federico Angelucci - ci insegna che il sacrificio per il bene comune (della famiglia o dell’azienda) è un valore fondamentale e ci ricorda che siamo chiamati a dare il meglio di noi stessi per il bene degli altri".