Il Festival di Venezia comincia con Tim Burton
Venezia Lido. Che il regista Tim Burton amasse i mostri, lo avevamo visto sin dall'inizio, seguendo il successo dei suoi film, tra cui “ Edward mani di forbici”, interpretato da Jonny Depp, Dario Argento, suo grande amico, mi raccontò che a Burton da ragazzino piaceva passare il tempo giocando con le carte su cui erano disegnati dei piccoli scheletri , in un cimitero vicino casa. Perchè sono diventati amici? Anche Dario aveva vissute qualche esperienza “drammatica”, quando, durante l'estate, veniva mandato da una vecchia zia che, prima di farlo addormentare gli raccontava le favole nere. Tutto in favore del pubblico che oggi, se vuole vivere il loro humour nero e strizzarsi sulle poltrone dei cinema, non può vedere altri che loro. Ma passiamo ad oggi e al boato di gioia suscitato dall'arrivo sul red carpet di Tim Burton e Monica Bellucci accompagnati dal resto del cast per il suo sequel. Eccoci qui a parlarne, perchè dal 5 settembre sarà nei cinema con il marchio Warner. Auguriamo a Tim Burton un meritatissimo e grande successo: “Eppure, chiarisce il regista , avevo perso ogni interesse per l'industria cinematografica”.
Perchè?
“ Credevo di averne abbastanza, invece...la sceneggiatura di Alfred Goungh e Miles Millar, mi ha convinto. Ora questo film lo trovo originale e unico. Non è il solito sequel, forse è migliore del film precedente.”
I suoi film fantasy, hanno sempre vinto, eppure....
“ Quando si invecchia le vita prende forme diverse, forse mi ero perso anch'io, ma ora credo di essermi ritrovato”.
Quando ha iniziato a pensare al film?
“Mi sono detto: perchè no? Non era pianificato, ma ne abbiamo parlato molto. Sapevo quanto fosse importante per me, ma non ero disposto a fare un sequel solo per denatro. Ai sequel ho sempre detto di no.”
L'energia?
“Ogni giorno ho un'energia diversa, ma non è sempre facile ottenerla. Il finale era scritto , ho lavorato velocemente per creare ciò che volevo raccontare”.
Ha sempre amato l'Italia e due registi.
“Sì, adoro l'Italia e sono un grande fan di Dario Argento e Lamberto Bava. Non sono un regista italiano di film horror, ma mi piacerebbe molto ”.diventarlo”.