Sono quasi due anni che Giacomo Solinas è scomparso nel nulla. Era l’8 luglio 2023, un sabato d’estate come tanti. Da quel giorno, la sua famiglia non ha più ricevuto alcuna notizia: nessun contatto, nessuna certezza, solo il vuoto. Un silenzio che pesa sempre di più, giorno dopo giorno. Mentre il tempo avanza e le vite scorrono, c’è chi resta fermo. Due genitori bloccati in una dimensione parallela, fatta di speranza, dolore e domande senza risposta. La vita di Maria Lidia Pistis e di suo marito si è cristallizzata a quella data: l’ultimo giorno in cui hanno visto il loro Giacomo. Un figlio empatico, generoso, sempre pronto a tendere la mano agli altri. Eppure, quel giorno qualcosa si è spezzato. Forse un momento di fragilità, forse la ricerca di un nuovo inizio affidata alle persone sbagliate. Da allora, di Giacomo non si è saputo più nulla.
Maria Lidia Pistis, madre di Giacomo, ha scelto di affidare a Tag24.it (che fin dal primo giorno ha seguito il caso) un appello accorato, indirizzato direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Una lettera aperta, inviata tramite PEC al Quirinale, nella speranza che le istituzioni e l’informazione nazionale possano riaccendere i riflettori su questa vicenda. Un invito a non dimenticare. A non lasciare sola una famiglia che, da due anni, cerca risposte. “A quasi due anni dalla sua scomparsa, il pensiero di Giacomo è per me e suo padre una presenza costante, incessante”, racconta la madre del quarantenne. “Viviamo nella speranza continua—per quanto a volte sia difficile—di poterlo riabbracciare sano e salvo, di vederlo finalmente tornare a casa.” “E più il tempo passa, più temiamo che tutto possa rallentare ulteriormente, o peggio, che si possa arrivare all’archiviazione del caso.” A fianco della famiglia c’è il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV, rappresentato dalla presidente Gaia Pensieri e dalla dottoressa in psicologia Laura Sciarrini. “Ad aiutarci in questo momento delicato—spiega la madre—c’è questa organizzazione di volontariato, che sta collaborando con il comando dei Carabinieri di Gonnesa, in particolare con il comandante Miceli.”
Un supporto concreto, prezioso, ma che da solo non basta. Serve qualcosa di più. Serve che lo Stato si faccia carico di questa storia. “Confidiamo che l’invio della mia lettera al Presidente della Repubblica possa davvero cambiare le cose. Ma per riuscirci, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.” Il contenuto della lettera inviata al Presidente Mattarella è un’esclusiva Tag24, raccolta a seguito di un confronto diretto con Maria Lidia Pistis. “Mediante questa nostra richiesta a Tag24—afferma—chiediamo ai media nazionali, alle agenzie di stampa come Adnkronos e Ansa, di dare voce a questo accorato appello. È il grido di due genitori che da anni sono alla ricerca di risposte.” “Per ritrovare nostro figlio serve uno sforzo collettivo. Ma crediamo fermamente che il contributo del nostro Presidente, il suo interesse diretto verso la vicenda, possa davvero portare a una svolta concreta.”
La lettera aperta al Presidente della Repubblica di Maria Lidia Pistis

Illustrissimo Signor Presidente, mi chiamo Maria Lidia Pistis e sono la mamma di Giacomo Solinas, il ragazzo scomparso misteriosamente l’8 luglio 2023 da Gonnesa, in Sud Sardegna, e mai più ritrovato. Sono trascorsi due anni. Tutte le mattine faccio fatica ad alzarmi dal letto. La sofferenza è talmente grande che il mio cuore fatica a reggerla. Io sono certa che Giacomo non sia in condizioni di poter rientrare. Conosco mio figlio. Non credo, neanche per un istante, che possa aver deciso deliberatamente di infliggerci un dolore simile, e per così tanto tempo. Ciò che chiedo, con il cuore in mano, è che venga ritrovato. Ho ancora un barlume di speranza di poterlo riabbracciare in vita... ma se così non fosse, vorrei almeno poter piangere sulla sua tomba.
Le indagini svolte finora non hanno portato a comprendere cosa sia accaduto quel giorno, l’8 luglio 2023. Poco prima di spegnere il cellulare, Giacomo effettuò una chiamata a un tassista, che però nega di averlo accompagnato da qualche parte. Io ancora non so in quale luogo mio figlio avesse chiesto di essere portato.
A due anni dalla scomparsa, non sono stata ancora convocata per consegnare lo spazzolino di Giacomo, necessario per l’estrazione del DNA. Eppure sappiamo tutti che centinaia di corpi non identificati giacciono negli obitori di tutta Italia. Due giorni prima della scomparsa, Giacomo effettuò una chiamata a un call center Amazon. Forse aspettava un pacco. Forse il contenuto di quel pacco poteva essere un indizio importante.
E ancora oggi, dopo due anni, non so se tra le ore 10.00 (momento della scomparsa) e le 15.30 (quando è stato attivato l’allert), mio figlio abbia potuto prendere un volo o una nave. Nessuno ha saputo fornirmi risposte. Come si evince da queste informazioni, c’è un blocco, un’impasse, e io sono stremata. Io e mio marito corriamo ogni volta che arriva una segnalazione. Ma nella maggior parte dei casi non riusciamo ad avere la certezza che si tratti davvero di Giacomo, perché le immagini delle telecamere sono già state sovrascritte.
Non so se questa mia lettera verrà mai presa in considerazione. Io non sono nessuno per pretendere che il mio urlo venga ascoltato. Ma come madre spezzata dal dolore, sento il bisogno di percorrere anche questa strada, per quanto impervia.
Con rispetto, Maria Lidia Pistis
Tag24.it e Canale 122-Fatti di Nera, attraverso le rubriche dedicate alle persone scomparse, offrono un servizio di grande valore civico. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con associazioni e famiglie coinvolte, non solo fornisce informazioni aggiornate sui casi di sparizione, ma funge anche da ponte tra le comunità e le istituzioni, facilitando la comunicazione e la ricerca di persone scomparse su tutto il territorio nazionale.