È stato tra i personaggi più applauditi al festival di Taormina i giovani sono impazziti per lui, chiamandolo Mito. James Franco, premiato insieme a Michael Douglas ha girato molti film di successo, partendo da “Spider man”, per poi arrivare al “Mago di Oz”, “I guerrieri di New York”. “Il pianeta delle scimmie”, tanto per citarne alcuni. Non solo attore, ma anche regista, ha raccontato storie incredibili, meritando oltre a molte nomination anche, nel 2013, la Stella sulla Hollywood Walk of Fame, A Taormina è giunto insieme a Peter Gold per presentare il suo film Fuori Concorso “Thena”. Lo incontriamo in sala stampa.
Mister Franco, da quanto tempo mancava da Taormina?
“Da diciotto anni...ma sembra ieri. La gente è rimasta calorosa, piena di affetto: che bello tornare qui!”.
È insieme ai grandi di Hollywood: da Scorsese e Douglas, da Geoffrey Rush a Olivia Wilde. Rupert Everett...e tanti altri. Ritrovarli in Sicilia che effetto le ha fatto?
“Mi sono imbattuto in colleghi e registi che stimo, è stato tutto molto interessante. Questo è un luogo bellissimo, se potessi tornerei ancora”.
È qui per ritirare un premio importante, ma anche per il suo film “Thena”: ce ne parla?
“L'ho girato in quattro settimane, e la sfida più grande è stata quella di ricreare l'ambientazione giusta, a San Francisco. Poi, c'era il Covid e hanno bloccato le riprese”.
Ho visto il film e il risultato è molto positivo. Ci tolga una curiosità: quando ha avuto il ruolo nel film Spider Man, immaginava che sarebbe diventato uno dei più grandi a livello internazionale?
“Volevo farcela. Quel film l'ho fatto circa 25 anni fa, avevo appena iniziato a recitare, speravo di riuscire ad ottenere il ruolo”.
Ma non sarà stato facile...
“Infatti. Quando ho fatto il provino, mi hanno detto: le faremo sapere. Ma passavano i giorni e il telefono non squillava. Avevo saputo che volevano darlo ad un attore famoso, però lui lo rifiutò di fare la prova. Un giorno mi chiamarono e mi chiesero: ti piacerebbe fare questo personaggio? Ci pensai un attimo e risposi: va bene, accetto”.
E per il “Pianeta delle scimmie”?
È andata bene. È stato uno dei miei primi film girato con gli effetti speciali”.
So che è nato un problema quando ha detto ai suoi genitori che voleva fare l'attore: vero o falso?
Sì, mio padre era molto scettico. Mi diceva: ma davvero vuoi fare l'attore nella tua vita? Del resto, ci sono molte persone che non credono in questo lavoro”.
Invece, ha vinto...
“Userò una metafora: se batti 100 colpi e uno va in porto, qualcosa ti accade. C'è gente che non sa cosa significhi essere adulti.”
Pur venendo da una famiglia borghese ha fatto altre scelte, ed è diventato adulto: giusto?
“L'ho imparato quando ho lavorato da McDonald, non era necessario, ma l'ho fatto. Sono grato ai miei genitori e al rapporto che ho con mia madre a cui ho sempre parlato di tutto. La vita va vissuta nel modo giusto”.