Ho incontrato Anna Foglietta al Festival del Cinema di Benevento, attrice di talento e di grande cultura. Bella, elegante e molto coraggiosa, è una vera Donna che sa esprimersi senza timori perchè ciò che racconta è una realtà vissuta e sofferta da migliaia di persone. Protagonista della piéce teatrale “Io non torno a casa”, scritta e diretta da Antonio Frascadore, prodotta dall'Università degli Studi del Sannio e dal Bct Festival, può considerarsi un regalo della vita che tutti dovrebbero vedere per sentirsi migliori. Ecco, cosa ci racconta:
Anna, il progetto quando è nato?
“Era una storia su cui si puntava da tempo, ma l'occasione giusta sono stati gli ott'antanni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz”.
Lo spettacolo cosa racconta?
“Uno degli eventi più significativi della storia. Attraverso testi, immagini c'è la voce narrante, di una donna sempre vicina a cause sociali, la presidente dell'associazione Every Child Is My Child”.
Anche lei batte per tutto ciò che ritiene giusto...In questi ultimi tempi, il Coraggio è Donna...
“Il senso civico e la coscienza fanno parte di me. Sono cresciuta difendendo i più deboli, ora credo di essere ancora più “molesta”, come donna e come essere umano”.
Generosa e altruista, direi....
“Il nostro scenario è un po' atipico per ciò che succede in Europa. Pensavi di essere libera da certi stereotipi, invece...eccoci qua. Camminare accanto alle ostilità è difficile”.
La Palestina per esempio..
“E' assurdo, questa guerra fa male, da troppo dolore”.
Torniamo al suo lavoro. A teatro con “Io non torno a casa”, farà sold out. Però, non mi dica che subito dopo non inizierà un nuovo progetto?
“Sto lavorando ad una pièce con Michela Cescon, ambientata nel '900. E' la storia di una giovane donna a cui hanno tarpato le ali, ma lei vuole volare. E' un gioco meraviglioso , sono felice di aver preso questo impegno. Sono anche certa che insieme alla Cescon faremo un ottimo lavoro. Le donne possono vincere”.