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Sciopero CGIL. Paolo Capone, Leader UGL: “Non è con il caos che si affronta una guerra così sanguinosa”

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sabato 20 settembre 2025
Sciopero CGIL. Paolo Capone, Leader UGL: “Non è con il caos che si affronta una guerra così sanguinosa”

(Ufficio stampa Ugl)

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“È assolutamente legittimo che la CGIL scelga di manifestare, ma pensare che una mobilitazione di piazza su base regionale possa contribuire a risolvere una situazione complessa come quella di Gaza è, purtroppo, riduttivo, creando solo un grandissimo caos e disagio ai cittadini e lavoratori. Oggi i palestinesi sono ostaggi di Hamas: non possiamo affrontare una guerra così sanguinosa con semplici dichiarazioni di intenti. La condanna deve essere netta, ma il livello di intervento necessario è internazionale ed europeo, non certo a carico dei singoli lavoratori italiani”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, intervenuto a TgCom24, in merito allo sciopero indetto dalla CGIL, in particolare previsto lunedì 22 settembre. 

“Sul fronte interno, lo sciopero proclamato dalla CGIL arriva in modo anticipatorio, persino prima della presentazione ufficiale della manovra finanziaria. Il Governo sta per illustrare le misure per il nuovo anno, e già lo scorso anno ha ottenuto risultati importanti, come il taglio del cuneo fiscale che ha dato maggiore disponibilità di risorse alle famiglie. È evidente che restano questioni aperte — dalla politica industriale al settore automotive fino alla crisi dell’acciaio — ma queste sfide si affrontano con il dialogo e non con uno sciopero che rischia di prendere in giro i lavoratori. Condivido l’esigenza, espressa anche da Landini, di un riconoscimento per il popolo palestinese, ma questo potrà avvenire solo quando il terrorismo avrà cessato di agire: la resa di Hamas e il rilascio degli ostaggi sono condizioni indispensabili per avviare un vero processo di pace. Senza questo passaggio, ogni iniziativa rischia di trasformarsi in una complicità, anche indiretta, con i terroristi. La priorità oggi è favorire un percorso che porti alla cessazione delle ostilità e a un negoziato internazionale che garantisca pace, sicurezza e diritti per tutti” conclude Capone.