Il Carosello del San Raffaele Viterbo torna nell’ineguagliabile palcoscenico del Circo Massimo per l’unico appuntamento italiano del circuito conosciuto in tutto il mondo come la “Formula 1 dell’Equitazione”, in occasione della quattordicesima e terzultima tappa stagionale della diciannovesima edizione del tour.
Dal 10 al 12 ottobre i migliori binomi del pianeta riaccenderanno la magia del Circo Massimo per una competizione che unirà il respiro della storia all’adrenalina del grande jumping internazionale sino alla magia dell’inclusione. Tra i protagonisti il gruppo di ragazzi normodotati e con disabilità del Centro di Riabilitazione Equestre del San Raffaele Viterbo, che, in occasione della loro 10ª partecipazione al circuito di salto ostacoli più prestigioso del mondo, porteranno in scena la magia dello sport che va oltre e travalica le diversità.
Sotto il cielo senza tempo del Circo Massimo i cavalieri del San Raffaele torneranno a incantare il pubblico con una coreografia che intreccia eleganza, sincronia e inclusione. Venerdì 10 e sabato 11 ottobre, dalle 19:45 saranno protagonisti dello spettacolo diretto da Sabina Domanico, “Cavalli e Roma - Respect”. Quest’anno, per la prima volta, il Carosello sarà accompagnato dal violino di Natalia Dudynska che, sulle note di “Experience” di Ludovico Einaudi, trasformerà il campo in un palcoscenico di pura emozione. Le note saliranno come un respiro collettivo, intrecciandosi al ritmo dei cavalli e al battito dei cuori. In sella ai biondi Haflinger, allevati e addestrati nel Centro Equestre della Casa di Cura San Raffaele di Viterbo, i 16 binomi e l’attacco si muoveranno come in un unico gesto, un’onda che unisce forza e grazia, determinazione e leggerezza. Cavalieri normodotati e con disabilità, insieme, daranno vita a una danza che racconta l’essenza stessa dello sport e dell’inclusione: la bellezza che nasce quando le differenze si accordano in un’unica, travolgente experience dove ogni battito, ogni passo e ogni respiro si fondono in un’unica emozione.
Il Carosello dei ragazzi del San Raffaele Viterbo
Il Centro di Riabilitazione Equestre del San Raffaele Viterbo nasce nel 1986 all’interno dell’omonima struttura sanitaria (già Villa Buon Respiro), specializzata nel recupero funzionale e sociale di persone colpite da minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali. L’attività equestre è parte di un progetto medico scientifico multidisciplinare ed offre ai pazienti un’opportunità riabilitativa in più, grazie all’apertura verso il mondo esterno. Un momento di grande valore sportivo e sociale, ormai riconosciuto da tutti come simbolo di integrazione e della capacità di inclusione sociale dello sport. Il Carosello del San Raffaele Viterbo, eseguito da cavalieri disabili e normodotati in completa armonia tra loro e i loro cavalli è l’esempio tangibile del successo della riabilitazione equestre e non smette di meravigliare gli spettatori che vedono gli effetti di un percorso complesso e di grande impegno. Ragazzi ed operatori lavorano costantemente durante l’anno per eseguire correttamente le figure scandite dalla musica oltre a gestire e curare quotidianamente i cavalli con cui instaurano una relazione profonda. Il Carosello, da un punto di vista riabilitativo, rappresenta l’obiettivo raggiunto ed anche l’inizio di un nuovo percorso ricco di possibilità di crescita: è il momento in cui i pazienti si sentono protagonisti e partecipi, valorizzando le differenze e ottenendo un risultato eccezionale: ‘a cavallo siamo tutti uguali’. Dal debutto nel 1990, avvenuto in occasione della Fiera Internazionale Tuscia Cavalli a Viterbo, il Carosello del San Raffaele è sceso in campo in occasione di numerosi eventi legati al mondo del cavallo e della disabilità.