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Amministrative e referendum, "affluenza alle 12 al 6%". La proiezione per la sera: terremoto politico

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L'affluenza parziale alle urne per amministrative e referendum sulla giustizia alle ore 12 si attesta intorno al 6%, come certificato dal Viminale. Fortemente a rischio, dunque, il quorum necessario per rendere validi i risultati sui cinque quesiti referendari, per cui è necessario, stasera alle 23, il voto del 50% più 1 degli aventi diritto. Sulle comunali, il dato è leggermente inferiore rispetto all'ultima tornata relativa alle stesse città, tra cui Genova, Verona e Palermo.

 

 


Secondo Roberto Baldassarri, direttore generale di Lab2101, intervistato da Affaritaliani.it, il dato definitivo sarà molto basso: "I primi dati sull'affluenza sono in linea con le previsioni delle ricerche e dei sondaggi effettuati da Lab2101. Se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto, in questo momento appare molto improbabile il raggiungimento del quorum e l'affluenza finale stimata dovrebbe assestarsi tra il 25 e il 30%". Un dato che, immaginiamo, farà felice gran parte della sinistra (il Pd ha dato libertà di voto, il M5s si è schierato per il no) e soprattutto Repubblica, il quotidiano che sabato si è schierato apertamente contro il referendum invitando, di fatto, i lettori ad andare al mare. 

 

 

 



"I lupi travestiti da agnelli di Repubblica, frontiera mediatica della conservazione del regime antireferendario e antiriformatore, gongolano per la bassa affluenza e cominciano a godere preannunciando il flop così contribuendo al suo raggiungimento. Non hanno capito che la battaglia per la giustizia giusta, anche per loro, non finisce ma inizia alle 23", è il grido di battaglia di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale promotore, insieme alla Lega, dei cinque quesiti sulla giustizia. 

Dal punto di vista politico, a tenere banco è il caos ai seggi a Palermo, con decine di presidenti di sezione e scrutinatori assenti. Centinaia di elettori sono stati così fatti tornare a casa, impossibilitati a votare. E' riuscito invece a votare Guido Crosetto, fondatore di Fratelli d'Italia, che su Twitter ha pubblicato la foto della propria schede elettorale con un  messaggio particolarmente amaro: "Ho votato. Sapendo che è un diritto ed i diritti vanno sempre tenuti in vita. Da piccolo mi avevano spiegato che era un dovere ma ho sentito due giorni fa che si sono sbagliati. Ho votato sapendo che il mio era un voto inutile, perché saremo in pochissimo a farlo. Va bene così".

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