Una sfilza di insulti lunghi 22 giorni sono bastati a mandare a processo Luca Gubbioni. Il 44enne di Amelia, provincia di Terni, ha insultato e minacciato Giuseppe Conte. Il tutto ha avuto inizio il 31 marzo del 2020, quando l'uomo ha intasato la mail dell'ex presidente del Consiglio. "Lurido schifoso… lurido terrone", "devi crepare, vigliacco", "ti deve prendere una lunga malattia incurabile", "pecoraro del popolo", "ti deve crepare tuo figlio tra le braccia" e "ti distruggo tutto", sono state solo alcune delle offese.
Queste ultime erano ormai all'ordine del giorno fino al 22 aprile, quando è intervenuta la polizia postale e la Digos. Gubbioni è disoccupato con precedenti per minacce, molestie e droga. Il leader del Movimento 5 Stelle non è l'unico politico a essere stato preso di mira. Sempre nel 2020 è stato condannato lo stalker di Giorgia Meloni. Raffaele Nugnes, questo il suo nome, era convinto di essere il padre naturale della figlia della neo premier. Il 43enne originario di Caserta era realmente "pericoloso" e con una capacità di intendere e di volere "grandemente scemata".
Giuseppe Conte, il piano in Rai: come vuole prendersi Tg3
I piani per funzionare devono rimanere segreti fino alla fine. Sarà per questo che i più stretti consiglie...Le sue erano ricostruzioni "fantasiose" e "deliranti", prive di qualsiasi rapporto con la realtà, ma che avrebbero portato a "minacce rivolte all'allora deputata, in un contesto di per sé inquietante, attraverso un linguaggio violento". Addirittura, a differenza di Gubbioni, Nugnes non si è limitato alle parole. L'uomo, condannato a due anni di reclusione, il 7 giugno del 2019 era partito diretto a Roma per vederla. Una situazione che ha fatto della leader di Fratelli d'Italia una "vittima vulnerabile".