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Open Arms, Giulia Bongiorno contro i magistrati: "Perché vogliono Richard Gere in aula"

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Richard Gere sarà sentito come teste delle parti civili nell’udienza in programma il 6 ottobre nell’ambito del processo Open Arms. Matteo Salvini è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver negato, da ministro dell’Interno, lo sbarco a 147 migranti per diversi giorni. L’attore hollywoodiano entrò in scena il 9 agosto 2019 quando salì a bordo della Open Arms per portare acqua e cibo. 

 

 

“La scelta della parte civile del processo di citare Richard Gere - ha commentato l’avvocato Giulia Bongiorno - dimostra che in realtà si vuole fare un processo mediatico, perché la sua deposizione nella ricostruzione dei fatti non è particolarmente rilevante. Il fatto che abbia portato acqua e viveri gli fa onore ma non ha nulla a che vedere con le imputazioni di Salvini - ha chiosato - sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio”. 

 

 

L'avvocato di parte civile della ong spagnola, Arturo Salerni, ha comunque avvertito che la deposizione di Gere potrebbe slittare al 20 ottobre visti i tempi per la notifica negli Stati Uniti. Il presidente del collegio Roberto Murgia ha infine fissato le date delle prossime udienze che si terranno il 15 settembre, 6 ottobre (con inizio alle 15.30), 20 ottobre, 24 novembre, 1 dicembre e 22 dicembre (con inizio alle 15.30). 

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