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Iolanda Apostolico, rumors: "Nessuno spostamento". Furia-Lega: "Dimissioni"

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"Adesso ci aspettiamo le dimissioni di Iolanda Apostolico". La Lega non molla la presa e torna alla carica contro la giudice di Catania nella bufera per aver partecipato, nel 2018, a una manifestazione contro le forze dell'Ordine e il Viminale (allora retto da Matteo Salvini) per il caso Diciotti.

"Apprezzamento per gli insulti contro Salvini postati dal compagno, mai smentiti, e imbarazzante presenza a una manifestazione dell'estrema sinistra con la folla che insultava le Forze dell'Ordine -ricapitola una nota del Carroccio -. Per rispetto nei confronti di tutti gli Italiani e delle istituzioni, ora ci aspettiamo le dimissioni immediate". Non sarà così, almeno per il momento e stando a quanto filtra da fonti vicine alla toga, il cui caso intanto è approdato al Csm

Il Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura, il massimo organo disciplinare della giustizia italiana, ha assegnato alla Prima Commissione la richiesta sottoscritta da 13 consiglieri togati di aprire una pratica a tutela della giudice di Catania. Se ne potrebbe cominciare a parlare informalmente già la prossima settimana. Di sicuro, spiega Marisa Acagnino, collega della Apostolico al Tribunale di Catania, la giudice "non chiederà mai di essere trasferita, ma continuerà a fare il proprio lavoro con serietà" anche perché "sarebbe come darla vinta" a chi sta riversando "montagne di fango" su di lei e la sua famiglia.

Anzi la Acagnino rilancia: "Serve un'inchiesta seria sulla diffusione del video postato sui social dal ministro Salvini". "Come è possibile che un filmato dopo cinque anni venga riproposto così all'improvviso, come se fosse stato catalogato e poi al momento giusto estratto. Bisogna chiarire chi lo ha girato, perché lo ha fatto, perché e come lo ha conservato e come è andato a finire nelle mani del ministro Salvini che lo ha pubblicato". Insomma, la tesi del dossieraggio e del complotto è l'arma difensiva brandita dall'entourage della Apostolico.

Nel frattempo, a quanto risulta non ci saranno modifiche nell'organizzazione interna del tribunale di Catania: la Apostolico (contestata da Meloni e da Salvini all'inizio di questa settimana per non aver convalidato il trattenimento di 4 tunisini) dovrebbe dunque restare al Gruppo specializzato per i diritti della persona e della immigrazione. Restano sul tavolo la scelta eventuale di astensione della stessa magistrata e la possibilità di ricusazione delle parti.

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