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Guido Crosetto contro i magistrati? "Ha di sicuro le sue ragioni"

Guido Crosetto

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Se Guido Crosetto ha parlato di presunte riunioni di una corrente della magistratura su come "fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta Giorgia Meloni", "ha di sicuro le sue motivazioni", dice a Il Foglio la senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva Raffaella Paita, nel giorno in cui un primo 'pacchetto giustizia' arriva in Cdm.

"Il punto resta questo. Che un governo che aveva annunciato una riforma della giustizia organica, peraltro con un ministro di grande levatura e professionalità come Carlo Nordio, da più di un anno non l'ha portata avanti", osserva la Paita. "Perché il centrodestra non ha agito per raggiungere uno degli obiettivi del suo programma? Perché è rimasto sul vago su argomenti su cui si era speso, dalla separazione delle carriere alla rapidità dei processi?". 

 

 

E ancora, si domanda la Paita pensando a Forza Italia, il "partito di governo che raccoglie l’eredità di Silvio Berlusconi, ma può dare l’impressione di aver rinunciato alle sue battaglie garantiste", "qual è il peso specifico di FI in questo governo?". Italia Viva, prosegue Paita, "da sempre cerca di tenere alta la bandiera del garantismo e del riequilibrio dei poteri. Questo paese, in cui ancora sono presenti troppe tossine giustizialiste, ha bisogno che si proceda a una riforma organica della giustizia" e "ci si stupisce dunque che sia stata messa una sorta di sordina al ministro Nordio" e "ci si stupisce che Forza Italia non riesca a imporsi. Ora servono i fatti, dopo anni di parole".

 

 

"Forse", aggiunge la coordinatrice di Iv, "è venuto anche il momento di ripercorrere con serenità la storia di questi ultimi trent’anni, da Tangentopoli in poi, perché non si può negare la presenza sulla scena, a più riprese, da allora, di tentazioni giustizialiste che hanno portato alcuni magistrati a travalicare il proprio ruolo". Insomma, conclude, "sono stati compiuti errori clamorosi, errori che hanno portato amministratori ed esponenti politici a vivere una colpevolizzazione anche mediatica non corroborata da prove. Persone che poi sono state assolte, ma la cui carriera politica e la cui storia personale hanno subito uno stop doloroso. E’ successo anche a me". 

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