Cerca
Cerca
+

Ddl Nordio, via libera del Senato alla riforma della giustizia: cosa cambia

  • a
  • a
  • a

Dal Senato c'è il primo sì al ddl Nordio di riforma della giustizia penale. Il testo, composto da nove articoli, ha ottenuto il via libera con 104 voti a favore e 56 contrari. Tra le principali novità quella riguardante il reato d'abuso d'ufficio, il perimetro del traffico di influenze illecite notevolmente ridimensionato e un giro di vite sulla pubblicazione delle intercettazioni. 

È in particolare l'articolo 1 del disegno di legge firmato dal ministro a contenere la modifica al codice penale più discussa del provvedimento: l'abolizione dell'abuso d'ufficio, reato commesso da chi abusa del proprio potere mentre ricopre un incarico pubblico e proprio per questo finito da anni nel mirino di sindaci e amministratori locali di tutti gli schieramenti colori politici.

 

 

Contestato dalle opposizioni anche l'articolo 2, quello che introduce una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni, ammessa "solo nel caso in cui il contenuto delle stesse sia stato riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento e venga utilizzato nel corso del dibattimento". Così facendo per la polizia giudiziaria sarà vietato "riportare nei verbali d'intercettazione i dati relativi a soggetti diversi dalle parti, salvo che risultino rilevanti ai fini delle indagini".

 

 

E anche "per il giudice è vietato acquisire nello stralcio le registrazioni e i verbali di intercettazione che coinvolgano soggetti diversi dalle parti, salva la dimostrazione della loro rilevanza" e pure per il pubblico ministero "è vietato indicare nella richiesta di misura cautelare i dati personali di soggetti diversi dalle parti coinvolti in conversazioni intercettate, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione. Stesso divieto è previsto per il giudice nell'ordinanza di misura cautelare". Tra i primi a commentare soddisfatti c'è Francesco Paolo Sisto.  Il viceministro della Giustizia e senatore di Forza Italia ricorda che "siamo a metà dell'opera". Il ddl infatti passerà all'esame della Camera. 

A esultare anche Nordio. Per il Guardasigilli "è un momento importante per la riforma della Giustizia, è solo l’inizio della fine di un periodo oscuro per la giustizia italiana che ha visto molto spesso sul banco dell’opinione pubblica persone completamente estranee alle indagini, delegittimate, offese e compromesse nella loro carriera per ragioni che poi si sono rivelate infondate".

Dai blog