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Almasri, chiesta una pratica a tutela del tribunale dei Ministri

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martedì 14 ottobre 2025
Almasri, chiesta una pratica a tutela del tribunale dei Ministri

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"I sottoscritti consiglieri, fermo restando la Funzione Giudiziaria, devono purtroppo osservare come ancora una volta siano stati platealmente superati i limiti di continenza propri di quel diritto grazie ad affermazioni che per il loro contenuto irrisorio e per l'eccezionale diffusione mediatica hanno arrecato grave ed evidente turbamento alla credibilità dell'ordine giudiziario": con questa nota, alcuni membri del Consiglio superiore della magistratura (Csm) hanno chiesto l'apertura di una pratica a tutela dei giudici del tribunale dei Ministri di Roma dopo le dichiarazioni fatte dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a seguito del voto con cui la Camera ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere per il Guardasigilli, per il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e per il sottosegretario Alfredo Mantovano per il caso Almasri, il generale libico prima arrestato in Italia e poi rimpatriato.

A sottoscrivere questa richiesta sono stati i togati di Area, Unicost e Md, i togati indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda e i laici Ernesto Carbone, Roberto Romboli e Michele Papa. Nell'atto si chiede che venga autorizzata l'apertura della pratica "presso la prima Commissione" del Csm. Nel mirino dei consiglieri ci è finita una dichiarazione del Guardasigilli in particolare. Quando, dopo il voto dell'aula. disse che "lo strazio che il tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non gli siano schizzati i codici dalle mani, ammesso che li abbiano consultati".

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L'accusa contro gli esponenti di governo era favoreggiamento nella vicenda del generale ricercato dalla Corte penale internazionale, Su Nordio, poi, pendeva anche l'accusa di omissione di atti di ufficio, mentre a Piantedosi e Mantovano veniva contestato il reato di concorso in peculato. Dal punto di vista giudiziario, però, il voto alla Camera non chiude definitivamente il caso Almasri. All'attenzione della procura ordinaria resta, infatti, la posizione della capa di Gabinetto di via Arenula, Giusi Bartolozzi, accusata di false dichiarazioni al pm. Al momento la sua posizione sarebbe "congelata". La Procura deve prima aspettare il provvedimento di archiviazione da parte del tribunale dei Ministri per Nordio, Piantedosi e Mantovano dopo che Montecitorio avrà comunicato l'esito della votazione in maniera formale. 

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