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Francesca De Andrè, l'ex condannato per violenze. "Stava per uccidermi. Fuori dal tribunale mi ha rincorso"

Roberto Tortora
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Di amori tossici, purtroppo, è pieno il mondo e anche Francesca De André, nipote di Faber e figlia di Cristiano ha conosciuto questa forma malata di rapporto, diventando anche vittima di violenze da parte dell’ex-fidanzato, Giorgio Tambellini.

Quest’ultimo è stato condannato dal tribunale di Lucca a tre anni e tre mesi di carcere per maltrattamenti e lesioni aggravate. Intervistata da Repubblica, all’indomani del verdetto, la De Andrè ha così commentato: “Nessun risarcimento può essere congruo rispetto alle sofferenze e al malessere vissuto. Io non confido più negli esseri umani e nella loro morale. Certe persone non cambiano, ma quantomeno le donne possono incutere un po’ di timore visto che giustizia può essere fatta. Sì, bisogna sempre denunciare”.

La De André descrive i fatti risalenti all’aprile del 2022, quando i carabinieri di Lucca le salvarono la vita, grazie alla segnalazione dei vicini di casa: “Lui stava per uccidermi. Ero a terra, il sangue usciva da ogni parte del mio corpo. Urlavo ‘basta, fermati’. Ricordo una serie di calci in testa uno dopo l’altro, poi il vuoto. Ogni oggetto a portata di mano, delle sue mani, era utile per colpirmi. Da donna ferita – spiega la nipote di Faber - mi sarei aspettata forse qualcosa in più, una pena anche un po’ più severa. Tuttavia la cosa importante è che siano state accertate le responsabilità per tutti quei reati di violenza che gli erano stati contestati”.

 

 

 

Nonostante tanto dolore e una sentenza del tribunale, la De Andrè però non può stare ancora tranquilla e lei stessa spiega il perché: “Dopo il verdetto c'è stata anche una beffa, perché Tambellini, forse non capendo la gravità della situazione, fuori dal tribunale lui ha iniziato a seguirmi con la bicicletta, urlandomi contro. Lui può non aver ancora compreso, ma la legge sì. Durante il processo lui ha negato tutto. E non confido nella coscienza delle persone. Se lui volesse proseguire nel provare a dire che è innocente, confido nel fatto che ora, dopo le indagini e il procedimento che ci sono stati, con varie persone ascoltate, racconti e prove, tutto possa essere abbastanza rapido”.

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