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Holmes perso e muto davanti al giudiceAdesso rischia la pena di morte

Pochi minuti di udienza. Il killer non apre bocca

Eliana Giusto
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  James Holmes, l'autore della strage del cinema Aurora di Denver, costata la vita a 12 persone, non collabora con le autorità e si rifiuta di spiegare i motivi del suo gesto. Per questo, riferiscono i media americani, l'accusa – come ha spiegato il procuratore distrettuale Carol Chambers – potrebbe chiedere la pena di morte. La decisione verrà in ogni caso presa dopo aver consultato le famiglie delle vittime. Muto e sguardo perso - Holmes, 24 anni, assistito da un avvocato d'ufficio, è comparso oggi per la prima volta oggi pomeriggio davanti a un giudice e ha deciso di non parlare. Il giovane è apparso assente, lo sguardo perso nel vuoto e gli occhi spesso chiusi, quasi fosse sotto l'effetto di sedativi. Holmes, con indosso un'uniforme penitenziaria, ha i capelli ancora tinti di rosso e arancione, come era stato descritto dagli agenti che lo avevano   fermato dopo la strage. Udienza e pubblico - Per l'udienza, che si è conclusa in pochi minuti, sono stati allestiti 35 posti per la stampa all'interno dell'aula 201 del   tribunale. Alcuni posti sono stati   riservati ai sopravvissuti alla strage e ai familiari delle vittime.   Un grande parcheggio è stato allestito a pochi isolati di distanza   dall'edificio che ospita il tribunale e le autorità hanno predisposto  un servizio-navetta per il pubblico. Holmes sarà incriminato formalmente il prossimo 30 luglio.  

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