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Vendola, il parolaio rosso che vuole la rivoluzione

Giamapolo Pansa

Il governatore con la doppia faccia è una tegola per Bersani: è come Bertinotti, governare non gli interessa

Andrea Tempestini
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"Hanno davvero rifondato il Pci? Il titolo di Libero mi sembra un tantino prematuro. L'ingresso di Nichi Vendola nell'alleanza progressista guidata da Pier Luigi Bersani rivela che sta accadendo di peggio. L'uomo con l'orecchino non è un comunista allevato alla scuola togliattiana o cresciuto sotto Enrico Berlinguer. Appartiene a una razza diversa e ben più pericolosa. Per un complesso di motivi che adesso cercherò di riassumere. Prima di tutto, Vendola è stato sì iscritto per qualche anno al Pci, ma il vero apprendistato lo ha fatto in Rifondazione comunista. Sotto le diverse leadership, Rifondazione seguiva una sola stella polare: del dovere di governare una nazione non gli importava nulla. Nel suo Dna, l'obiettivo primario era il mutamento della società, vale a dire la rivoluzione comunista", spiega Giampaolo Pansa su Libero in edicola oggi in un ritrattone di Vendola. Chi è Nichi? Uno con una doppia faccia, l'erede del Parolaio rosso, una tegola per Pierluigi Bersani. Il governatore pugliese fa il piacione con i potenziali elettori, ma non ha pietà per i nemici. Come il suo maestro Bertinotti, sottolinea Pansa, di governare non gli importa: vuole la rivoluzione. Leggi il commento di Giampaolo Pansa su Libero in edicola oggi, venerdì 3 agosto 

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