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Il piano di Bobo Maroni per ridare i soldi al Nord

Il segretario del Carroccio: ogni cittadino lombardo nella sua vita versa una "tassa patriottica" di 260mila euro. Ora basta saccheggi

Giulio Bucchi
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Hanno ragione i meridionalisti quando sostengono che l'unità politica italiana abbia schiacciato sul nascere la loro neonata industria e che abbia oppresso il Sud di tasse e balzelli che erano prima sconosciuti, ma abbiamo doppiamente ragione noi – gente del Nord – a sostenere che lo stesso trattamento ci è stato riservato moltiplicato per cento. Anche perché – e non è solo una sensazione – i centocinquant'anni di tricolore si sono trasformati in un meccanismo che ha ulteriormente stritolato la nostra economia, un «bancomat padano» dal quale attingere in modo sistematico. Le pagine scritte con vigore da Gilberto Oneto ne sono una testimonianza, una riprova che i nostri padri (e madri) di famiglia sanno benissimo ogni volta che faticosamente cercano di far quadrare i conti di casa e fa davvero male leggere – come ci ricorda l'autore – che ogni cittadino lombardo nell'arco della sua vita versa come tassa patriottica circa 260mila euro e cioè un appartamento di media grandezza con finiture di lusso, un paio di Ferrari o un centinaio di vacanze ai Caraibi.   Leggi la prefazione di Roberto Maroni al libro di Gilberto Oneto pubblicata su Libero in edicola oggi, domenica 5 agosto

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