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Un anno dopo la lettera della BceDiamo la pagella al Prof

Le pensioni e il fiscal compact: gli unici risultati portati a casa. Tutto il resto è lettera morta

Lucia Esposito
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E' passato un anno dalla famosa lettera della Bce con cui la Banca centrale europea, ha di fatto aperto la strada alle dimissioni di Silvio Berlusconi e alla nomina di Mario Monti. Cosa è cambiato in Italia? Quali delle rischieste di Francoforte sono state eseguite? A che punto è Monti con i "famosi compiti a casa?". L'Eurotower chiedeva la liberalizzazione dei servizi pubblici locali e di quelli professionali. Nonostante tutti gli sforzi, il decreto Cresci Italia che prevedeva, tra l'altro, la liberalizzazione delle licenze dei taxi, è stato fortemente modificato condizionato dalle proteste delle categorie coinvolte nel programma di liberalizzzione. La Bce chiedeva di intervenire sulle pensioni.  Lavoro Ecco cosa scriveva: "C'è anche l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva, permettendo accordi al livello d'impresa in modo da ritagliare i salari e le condizioni di lavoro alle esigenze specifiche delle aziende e rendendo questi accordi più rilevanti rispetto ad altri livelli di negoziazione. Inoltre dovrebbe essere adottata una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti, stabilendo un sistema di assicurazione dalla disoccupazione e un insieme di politiche attive per il mercato del lavoro che siano in grado di facilitare la riallocazione delle risorse verso le aziende e verso i settori più competitivi". La riforma del lavoro del ministro Fornero è diventata legge ma dopo una furente battaglia con i sindacati e la sinistra, l'articolo 18 è stato modificato ma in modo che non ha soddisfatto del tutto gli imprenditori.  Pensioni e fiscal compact La Banca centrale europea, un anno fa, scriveva: "E' possibile intervenire ulteriormente nel sistema pensionistico, rendendo più rigorosi i criteri di idoneità per le pensioni di anzianità e riportando l'età del ritiro delle donne nel settore privato rapidamente in linea con quella stabilita per il settore pubblico, così ottenendo dei risparmi già nel 2012. Trichet e Draghi dicono anche che andrebbe introdotta una clausola di riduzione automatica del deficit che specifichi che qualunque scostamento dagli obiettivi di deficit sarà compensato automaticamente con tagli orizzontali sulle spese discrezionali". Compito fatto. La riforma delle pensioni è stata portata a casa dal governo Monti. Ed è stata ratificato ancche il fiscal compact per una riduzione automatica del deficit, come chiedeva Eurotower.  Province Negli organismi pubblici dovrebbe diventare sistematico l'uso di indicatori di performance (soprattutto nei sistemi sanitario, giudiziario e dell'istruzione). C'è l'esigenza di un forte impegno ad abolire o a fondere alcuni strati amministrativi intermedi (come le Province). Andrebbero rafforzate le azioni mirate a sfruttare le economie di scala nei servizi pubblici locali". Sul fronte della pubbblica amministrazione, il governo non ha ancora fatto i compiti a casa. 

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