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Riecco la porno Rai, torna la sexy fiction Fisica o chimica

La serie spagnola di Rai4 era sparita dai palinsesti dopo l'articolo di Libero. Ma il direttore (che ci insultò al telefono) a settembre ci riprova

Giulio Bucchi
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  di Francesco Borgonovo Fortuna che nella vita, pur in periodi di crisi, restano alcune certezze incrollabili. Per esempio la Rai, dove tutto resta uguale senza nemmeno fingere di cambiare almeno un po' per salvare la faccia. Passata l'era Lei e sopravvenuti i tecnici, ecco che l'universo catodico riprende a girare nel medesimo senso di sempre, anzi svaniscono i pur minimi mutamenti della precedente gestione. Ed ecco che, raggiante dalle pagine di Sette Tv, allegato tascabile e cestinabile del Corriere della Sera, Carlo Freccero annuncia il ritorno in pompa magna della serie televisiva Fisica o chimica. Al lieto evento, il giornale dedica la copertina e vari servizi all'interno, compresa un'intervista in cui il direttore di Rai4 dichiara, affettando noncuranza: «Ah... dimenticavo una cosa per i teens: da gennaio tornerà sicuramente Fisica o chimica, dopo il casino che è successo». Suddetto «casino» ai lettori di Libero è ben noto, ma vale la pena riassumerlo, se non altro perché la ricostruzione che ne fa Sette Tv è volutamente errata. Alcuni mesi fa abbiamo scritto un articolo molto critico a proposito della fiction spagnola, che in fascia protetta metteva in scena un gruppo di adolescenti dediti ad attività costruttive come drogarsi, andare a letto (benchè minorenni) con i propri insegnanti, esibirsi in triangoli infuocati eccetera. In seguito, alcuni stimati editorialisti - campioni di moralismo al contrario - ci accusarono di essere bacchettoni, spiegando che certi comportamenti sono normali tra i ragazzi. Beh, se mio figlio si cimentasse in acrobazie erotiche con la sua professoressa di italiano forse non la considererei una cosa del tutto normale. Ma ognuno è libero di pensarla come vuole. A infastidirci, piuttosto, era l'ideologia - tipica della Spagna zapaterista e progressista - secondo cui tutto è permesso, e la ricerca della felicità passa per la sperimentazione di ogni tipo di piacere, proibito o meno. Fin qui le nostre opinioni. Quando l'articolo uscì, qualcuno a Viale Mazzini cascò dalle nuvole: della serie tv non sapevano nulla. La direzione decise, basandosi sul nostro articolo, di spostare Fisica o chimica in orario serale, fuori dalla fascia protetta. Carlo Freccero non la prese bene e telefonò, inviperito, alla nostra redazione.  Durante una delle telefonate che fece - da noi registrata e pubblicata - ci riservò graditi complimenti del tipo: «Fascisti», «culattoni», «asini», «deficienti», e via sdottoreggiando. Aggiunse che ci avrebbe inviato sotto la redazione alcuni amici suoi muniti di forconi affinché ci assaltassero. Nel corso della chiamata, Freccero si premurò fra l'altro di definire Lorenza Lei «amica dei pedofili», dove i pedofili sarebbero i componenti dell'Opus Dei e altri non ben specificati cardinali (pedofili anch'essi) di cui noi e l'allora direttrice Rai saremmo stati gli scagnozzi. In ragione di tali signorili dichiarazioni, il capoccia di Rai4 si prese dieci giorni di sospensione. Alla conclusione della stagione la serie fu interrotta e non se ne parlò più. Fino a ieri, quando Freccero ha bellamente dichiarato che Fisica o chimica tornerà in onda. Non sappiamo a che ora, ma poiché egli parla di un gradito regalo per i «teens», immaginiamo verrà trasmessa in una fascia fruibile dai ragazzini. Tutto come prima. Intendiamoci, Freccero ha le sue ragioni. È convinto che il prodotto sia valido e lo rimanda in onda: bravo. A lasciarci esterrefatti è piuttosto il modo in cui la Rai ha trattato questa vicenda. Nessuno si è preso la briga di vedere la serie. Nessuno ne ha discusso nel merito.  Se la Rai ritiene che sia opportuno trasmettere la serie, ci spieghi perché e ne prenderemo atto, magari ci faremo anche convincere. Ma la verità è che la serie torna in video perché ai piani alti se ne sono dimenticati. È passato un po' di tempo, Freccero si è preso la sua bacchettatina e tutti sono contenti. Un corno. Questo non è servizio pubblico. Come mai fior di quotidiani e riviste spagnoli si sono occupati di Fisica o chimica riprendendo il dibattito lanciato da Libero e a Viale Mazzini nessuno lo ha fatto? Da noi, semmai, si è discusso dell'opportunità di registrare la telefonata di Freccero, con la quasi totalità dei giornalisti manettari che vivono di intercettazioni ad accusare Libero di essere scorretto. Discorsi da quattro soldi, e intanto della serie tv nessuno si occupava. Infatti adesso torna in onda, col plauso di un settimanale del Corriere che ci accusa di essere censori e anche un po' stupidi (a proposito di censura: il Corriere, al caso Fisica o chimica non dedicò mezza riga di commento, salvo pubblicare sul sito il cliccatissimo audio della telefonata di Freccero. E poi i censori siamo noi...). Così funziona la Rai anche al tempo dei tecnici: pare che dei contenuti non importi nulla a nessuno. E persino un dibattito che ha avuto echi anche fuori dall'Italia può essere ignorato. Una serie che è stata cancellata può ritornare e tutto senza che nessuno si sia preso il disturbo di guardarla. Eppure l'argomento potrebbe essere stimolante, magari più dell'insensata discussione dei giorni scorsi sulle conduttrici rifatte che, secondo Annamaria Tarantola, farebbero meglio a non andare in video. Ma probabilmente ci illudiamo. A Viale Mazzini hanno altro a cui pensare: quello che importa sono gli incarichi e la poltrone, mica i triangoli in fascia protetta.    

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