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Bersani fasciocomunista: Pier ha messo d'accordo anche Feltri e Travaglio

Giulio Bucchi
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Il piccolo miracolo di Pierluigi Bersani non è politico, ma dialettico. Probabilmente non riuscirà mai a mettere d'accordo Casini e Vendola, eppure in pochi minuti sabato scorso ha trascinato dalla stessa parte (non la sua) due penne che negli ultimi 20 anni hanno avuto ben poco a che spartire: Vittorio Feltri e Marco Travaglio. Trovata geniale, quel "fascista" (anzi, fasssisssta) gridato sabato dal palco della Festa democratica di Reggio Emilia all'indirizzo di Beppe Grillo. Ne è nata una polemica che non solo imbarazza la sinistra, tra contrattacchi grilleschi ("Piduista!") e contro-controreplica bersaniana ("Lo ribadisco: fascista"), ma che mette in luce come Pierluigi e gran parte del Pd sia legato ancora a schemi vecchi, da anni Settanta. Per dirla con le parole di Travaglio, tutta la vicenda dimostra come il segretario democratico sia "un Flinstone della politica, un fossile del '900, imbalsamato nei tic e nelle etichette del secolo scorso, appiattito su una conoscenza basica, da abbecedario". Ah, che differenze con un ex fascista come Indro Montanelli, ricorda ancora Travaglio. E chissà ora cosa scriverà Ezio Mauro, che aveva già bollato su Repubblica come fascisti sia Travaglio sia il Fatto quotidiano... Di certo non si offenderà di ricevere lo stesso epiteto di Grillo, Travaglio e compagnia Vittorio Feltri, uno che di fascismo e di destra ha scritto e parlato tanto. Se questi sono gli insulti, "Fascista!" e "Piduista!", scrive Feltri, c'è da rimpiangere quelle baruffe da osteria dove volavano ruspanti "testa di cazzo" o "facce di merda". Berlusconi era deplorato perché ogni tre per due dava del comunista a qualcuno, da Occhetto a D'Alema (che comunisti lo erano eccome, da dirigenti del Pci). Tra l'altro, sfotte Feltri, Bersani forse conosce poco la storia: è lecito dare del fascio a chi è nato a fascismo sfasciato, come Grillo? Le cose allora sono due: o Fasssisssta sta per "stronzo" oppure, come diceva Ennio Flaiano, "i fascisti si dividono in due categorie, i fascisti e gli antifascisti".

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