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La sinistra preferisce il caviale ai minatori

Gianluigi Paragone

Il Pd dialoga con banchieri e tecnocrati, e snobba le giuste proteste dei lavoratori

Andrea Tempestini
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"Valli a capire questi del partito Democratico: prima votano le manovre del ministro Fornero, poi però non la invitano alla loro festa nazionale. Forse perché la paura di una forte contestazione metterebbe a nudo il corto circuito di un partito che da tempo ha spostato il proprio baricentro dai lavoratori a manager, banchieri e professori. Nemmeno ai sindacalisti della Fiom è mai arrivato uno straccio di invito a prendere parte a uno dei mille dibattiti in programma. Non a Reggio Emilia, città di grandi tradizioni operaie; non a Sesto San Giovanni (la Stalingrado italiana); non a Torino dove impera Marchionne. E che dire del silenzio dei vertici piddini rispetto alla protesta dei minatori del Sulcis, sui cui destini è responsabile soprattutto il governo cui il Pd rinnova la propria fiducia?", s'interroga Gianlugi Paragone su Libero in edicola oggi. Il punto è che i cosiddetti progressisti sono stati protagonisti di una vera e propria metamorfosi. Oggi il Pd preverisce dialogare con banchieri e tecnocrati, e snobba le (giuste) proteste dei lavoratori. La sinistra, insomma, preferisce il caviale ai minatori. Leggi il commento di Gianluigi Paragone su Libero in edicola oggi, mercoledì 29 agosto

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