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Un sondaggio scuote il Pdl: un elettore su quattro vuole le primarie

Giulio Bucchi
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Domenica da Cernobbio Angelino Alfano l'ha ribadito: "Ci sarà il nome di Silvio Berlusconi sulle schede elettorali del 2013? Credo di sì". Una conferma, quella del segretario del Pdl, che non stupisce: il Cavaliere, ad oggi, sembra l'unica carta giocabile degli azzurri. Qualcuno, anche nel partito, storce il naso: Gennaro Malgeri, su Libero di domenica 9 settembre, ha definito quello della ricandidatura dell'ex premier uno "psicodramma" che sancisce la fine di un partito "senza più ambizioni". Eppure, la linea vincente sembra quella di un rilancio di Berlusconi. Il sondaggio di Diamanti - Attenzione, però, perché da qui al 2013 molto conteranno i sondaggi. Quelli in mano a Berlusconi dicono che senza di lui il Pdl sprofonderebbe anche di 8 punti percentuali. Ce n'è però uno fresco fresco, quello Demos di Ilvo Diamanti pubblicato da Repubblica, che dovrebbe mettere sul chivalà i leader azzurri. Gli elettori del Pdl, alla domanda su quale leader preferirebbero, Berlusconi è sì in testa, ma non domina: 39,1%, contro il 30,2% di un sorprendente Angelino Alfano e l'ancora più sorprendete 25,6% che chiede le primarie. Sarà il confronto diretto con il Pd, che proprio in queste settimane si sta scaldando per lo scontro tra Bersani e Renzi, ma il popolo di centrodestra sembra voler rilanciare il progetto di consultazione dato per morto e defunto dopo la ridiscesa in campo del Cavaliere.

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