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Santanchè: "Berlusconi in cella come la Tymoshenko"

La pitonessa esclude che il leader del Pdl possa accettare di andare ai servizi sociali o ai domiciliari. E benedice Marina

Lucia Esposito
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Daniela Santanché non ha dubbi. "Silvio Berlusconi andrà in cella sarà la nostra Yulia Tymoshenko", dice in un'intervista ad Affari Italiani.it  Spiega che Berlusconi non accetterà mai di essere affidato ai servizi sociali né di andare agli arrresti domiciliari in una delle sue ville. "Non si lavano la coscienza così, hanno volut una sentenza ingiusta e vergognosa, allora adesso abbiano il coraggio di metterlo in galera. Cercano di non far capire la porcata che hanno fatto, ma quando tutte le tv del mondo vedreanno che il leader del Centrodestra va in cella, come in Ucraina Yulia Tymoshenko, tutti gli italiani capiranno che razza di paese è diventato l'Italia e che c'è da aver paura".  Marina candidata - La Santanché parla anche della possibile candidatura di Marina Berlusconi dice che non è una "fantasia giornalistica" e si augira che possa andare avanti questo progetto perché, aggiunge "Marina è una donna intelligente e capace e soprattutto perchè potremo continuare a mettereil nome Berlusconi nel simbolo". La pitonessa poi spara a zero contro il segretario Guglielmo Epifani dopo la sua intervista al Corriere della Sera in cui chiedeva a Silvo di fare un passo indietro e di prendere atto della sentenza di condanna. "Potrebbe essere la pietra tombale sul patto sancito per le larghe intese. Non è illegittimo il discorso di Epifani perché parla al suo popolo, ma è ipocrita e opportunistico. E' come avere un socio al 50%, uno lo sputtanna e lo mette in galera poi vuole tenere in piedi la ditta per salvare poltrona e denaro. Non solo. Epifani copre le divisioni e le guerre intestine nel Pd mettendole sotto il tappetto del Pdl. Dovrebbe avere più coraggio. Dica che con noi, che siamo tutti evasori e tutti avanzi di galera, non si può avere nulla a che fare. Il popolo è sovrano e non vorrei che la Magistratura ora diventi sovrana. In una notte è stato rovesciato l'articolo 1 della Costituzione e se al più presto non si ripristinano le regole della democrazia non ci resta che fare le valige e cambiare paese. Siamo in una mano a una banda", conclude la Santanchè. 

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