Alitalia, l'appello di Fini:

basta con gli egoismi
di Dario Mazzocchisabato 27 settembre 2008
Alitalia, l'appello di Fini:
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Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, è intervenuto questa mattina sugli ultimi sviluppi dell’affare Alitalia. Il suo è un auspicio perché si possano creare spiragli sul confronto, lasciando da parte gli egoismi. “Ci sono stati degli egoismi e delle chiusure che definire corporative è dire poco, ma ci sono, almeno per qualche giorno ancora, dei piccoli spiragli e tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell'Alitalia devono lavorare affinché rimangano aperti e si allarghino ancora di più”, ha commentato Fini. “Credo che la vicenda Alitalia”, ha continuato Fini, “preoccupi tutti i cittadini italiani senza eccezione alcuna”, auspicando il raggiungimento di un accordo per un “interesse autenticamente nazionale e che riguarda tutti i lavoratori senza eccezione alcuna”. Una richiesta per sgomberare il tavolo dalle polemiche, ma al momento appare una possibilità lontana, in particolare dopo le dichiarazioni di Piero Fassino riportate in una intervista sulla Stampa di oggi, per il quale il governo dovrebbe convocare Cai e sindacati per “un ultimo negoziato a oltranza”, mentre è sconcertante che da Palazzo Chigi “non si faccia altro che spiegare che la Cai non c'è più, quasi fossero i portavoce della cordata”. La risposta è arrivata da Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, tramite i microfoni di Rainews 24: “Berlusconi ha già svolto il suo ruolo, che era quello di mettere insieme le parti, i sindacati e gli imprenditori, nella loro indipendenza”. Nel frattempo il ministro dei Trasporti Altero Matteoli definisce "impraticabile" l’ipotesi avanzata ieri da piloti, assistenti di volo e di terra, di mettere a disposizione il Tfr e parte delle retribuzioni per tentare di risollevare Alitalia con circa 340 milioni di euro. Secondo il ministro “l’idea dei piloti è basata su cifre insufficienti per il rilancio di Alitalia e il percorso del Tfr è impraticabile. Ormai siamo alla disperazione”. Rimane una speranza, come ha avuto modo di dire nel corso della trasmissione di La 7 “Omnibus”: che i sindacati decidano di firmare in modo che il governo possa parlare con Cai e la convinca a ripresentare l’offerta. Per quanto riguarda il fronte dei piloti, il presidente dell’Anpac Fabio Berti è tornato sulle dichiarazioni di lunedì, quando affermò che lo stress per i piloti generato dalla vicenda avrebbe potuto portare a un “rischio di incidenti”. “Mai detto che i piloti di Alitalia sono stressati e che i passeggeri devono per questo temere, come riportato da molte testate giornalistiche”, ha voluto far sapere tramite una nota.