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Imprenditore anti-Montisulla cupola di San Pietro

A 135 metri d'altezza ha srotolato uno striscione contro il premier e l'Europa. Aveva già scalato il cupolone nello scorso luglio

Matteo Legnani
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Si è arrampicato sulla cupola della chiesa più famosa del mondo, San Pietro, e da lì ha srotolato uno striscione di protesta con scritto "basta Monti, basta Europa, basta multinazionali". E lì ha passato tutta la notte, a 130 metri d'altezza. Si tratta di un imprenditore balneare triestino di 47 anni, Marcello Di Finizio. Nella basilica si è introdotto come un qualsiasi turista. La strada per salire sulla cupola la conosceva già, visto che vi si era già arrampicato lo scorso 30 luglio. Sul posto è intervenuta la gendarmeria vaticana per cercare di convincerlo a desistere dalla pericolosa protesta, legata semplicemente alla direttiva europea sulle concessioni balneari (la direttiva Bolkenstein), come lo scorsa estate. Il 26 marzo, lo stesso Di Finizio s'era arrampicato su una gru a Trieste, a 80 metri di altezza, e ne era sceso quattro giorni dopo. Immagine surreale mercoledì mattina: mentre Di Finizio era ancora accampato sul cupolone, evidentemente stanco (ha anche barcollato, facendo temere la gendarmeria per la sua incolumità), Papa Benedetto XVI forse ignaro della protesta ha attraversato piazza San Pietro sulla papamobile.

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